A Genova, per continuare a sognare. L’Hellas non ha scampo, sognare si può. E si deve. “Con i piedi a terra” raccomanda sempre Juric, che torna a Marassi da ex Grifone e non vede l’ora di riprovarci.
LA FRASE. “L’Europa? Per adesso non pensiamoci, ma se a finre marzo saremo ancora lì, allora potremo anche provarci”. E’ il mantra dello spogliatoio Hellas, dove tutti volano bassi, ma dove tutti hanno capito che musica suona. La musica di Juric, che come dice Massimo Bubola, “è un bellissimo folk”.
LA FORMAZIONE. Fuori Borini, fuori Pazzini, fuori anche Faraoni, a meno di recuperi dell’ultima ora. C’è Salcedo che scalpita, ma Juric dovrebbe riprovare col falso nueve, modulo che ha messo nei guai tutti gli avversari incontrati. E che ha permesso di valorizzare gente come Verre, Pessina, bravi nella doppia veste, di incursori e di centrocampisti. Pessina, tra l’altro, oggi è nel mirino di Milan e Inter, giusto per capire di chi stiamo parlando.
LA SAMPDORIA. L’avvento di Ranieri non ha cambiato granchè, per i blucerchiati. Dove navigano, senza infamia e senza lode, gli ex Chievo De Paoli, Leris e Seculin. La Samp è un rebus, Quagliarella non si sta ripetendo sui livelli della scorsa stagione, nè Gabbiadini e gli altri sembrano attraversare un grande momento. Certo, la qualità c’è e questo preoccupa Juric. Ma sulla carta, si va a Genova per tentare il colpaccio…