“Il futuro è incerto. Non lo so, si può anche stare fermi”. Così Ivan Juric, tecnico del Verona su quello che lo aspetterà al termine della stagione in corso. Il secondo anno alla guida dell’Hellas, a livello mediatico, è stato un giro sulle montagne russe. Nell’estate 2020, il tecnico croato è stato sondato e tentato dalle big, alla fine è rimasto in Veneto. E non ha mancato di far notare quanto non fosse soddisfatto del mercato fatto dalla dirigenza, che poi a gennaio gli ha portato a casa Lasagna, bomber tanto richiesto.
Risultati alla mano, del resto, il cammino è stato positivo come quello dell’anno scorso: il Verona ha solo un punto in meno rispetto a una stagione fa, è salvo con tranquillità, esprime gioco e in sostanza Juric ha confermato che quei risultati non erano mica arrivati per caso.
Ora che si fa? A mettere in discussione il futuro è stato proprio Juric. Nonostante il contratto, ufficialmente rinnovato fino al 2023. L’idea che si possa persino stare fermi conferma i dubbi sul fatto che, in un modo o nell’altro, sia arrivato il momento del grande salto. La direzione non è facile da immaginare. Col Napoli ci sono stati dei nuovi abboccamenti: la sensazione è che il feeling non sia davvero scattato, ma resta una possibilità concreta. La più importante, la più allettante, anche se la Fiorentina, ad esempio, è un’altra squadra blasonata che potrebbe cambiare e a Juric ha già pensato in passato.
In Italia, almeno per ora, tanti apprezzamenti (e non potrebbe essere altrimenti) ma altre piste concrete non paiono esservene. L’anno sabbatico, per quanto dimostrato negli ultimi due campionati, sembrerebbe una perdita di tempo: è un allenatore in rampa di lancio. Anche se è lui stesso a considerare, almeno pubblicamente, l’eventualità. In realtà, l’anno sabbatico sembra un’ipotesi assai remota. Juric sarà sicuramente in campo anche nella prossima stagione, dove, resta ancora da capire. In realtà, proprio i prossimi giorni potrebbero essere decisivi in questo senso. Perchè il suo sembra essere anche un messaggio alla società. Non è da escludere quindi, che Setti lo convochi nei prossimi giorni, per mettere davvero in tavola le rispettive esigenze. Se Juric volesse andare, difficile trattenerlo, al di là del contratto. E in questo caso, sarebbe importante cominciare a pensare alla sua…eredità.
L’OPINIONE. Gianni Di Marzio, analizzando l’ipotesi di Juric come nuovo allenatore del Napoli: “Sicuramente lo faranno lavorare in pace. Napoli è una città passionale, oggi ti ama alla follia ma domattina può essere diverso. Di razionalità ce n’è poca. Io credo che lo facciano lavorare bene, poi lui si pone bene. E piace come temperamento, è da Napoli. Sa valorizzare i giovani, come vuole Adl”.