Decisiva forse no. Vitale assolutamente sì. Tra cessioni eccellenti, torti arbitrali e contestazioni alla società, sarebbe bene ricordare che il Verona è atteso da una partita di fondamentale importanza in chiave salvezza.
Al Bentegodi arriva l’Empoli, penultimo in classifica, un solo punto alle spalle dell’Hellas ed è una sorta di spareggio salvezza che il Verona non può assolutamente fallire.
Le insidie sono tante e non tutte hanno a che vedere con la questione tecnica.
Inutile negarlo, tutte queste voci, questo parlare di tante cose che nulla hanno a che vedere con il campo, con il calcio giocato, possono arrecare danno alla squadra.
A Milano il Verona è stato in partita, prima di testa che di altro ancora. Ma giocare contro l’Inter è, indubbiamente, più facile, deresponsabilizza, è un match che si affronta con la serenità di chi non ha nulla da perdere.
Contro l’Empoli è tutta un’altra storia. Sono le partite che valgono doppio nelle sinora il Verona ha un cammino altalenante. All’andata a Empoli, prima giornata del campionato, l’Hellas aveva conquistato i tre punti con una zampata di Bonazzoli. In questo mini torneo il Verona vanta anche la vittoria interna contro il Cagliari e il pareggio di Udine, considerando i friulani interessati alla lotta salvezza.
Ma ci sono anche le sconfitte di Frosinone, affrontato nel miglior momento dei ciociari e, soprattutto, il drammatico kappaò interno contro la Salernitana, la partita da non fallire e che ha, invece, precipitato nuovamente l’Hellas negli inferi.
Ma le insidie non sono solo “ambientali”. Ci sono, pure, quelle tecniche. I toscani in trasferta viaggiano ad un ritmo superiore alla zona salvezza. In nove gare lontano dal Castellani hanno conquistato otto punti con due pareggi e due vittorie di assoluto prestigio superando Fiorentina e Napoli. Squadra dunque che sa esprimersi meglio in trasferta e questo deve mettere in allerta l’Hellas.
C’è infine un’onta, un torto di cui, sportivamente, vendicarsi.
Lo scorso anno alla penultima giornata della stagione l’Empoli riacciuffò il pareggio nei minuti di recupero con il tiro di Stojanovic deviato da Magnani, gol che, di fatto, costrinse il Verona allo spareggio di Reggio Emilia contro lo Spezia. Dunque battere l’Empoli per il passato e per assicurarsi un futuro più sereno.
Mauro Baroncini