Sean Sogliano non si arrabbi. Ma siamo davvero all’ultima spiaggia, al bivio decisivo. Anzi, forse finale in caso di risultati positivi di Spezia e Salernitana che, tanto per cambiare, hanno giocato prima dell’Hellas. Il direttore sportivo del Verona, infatti, in settimana ha cercato di dare la scossa alla squadra, a tutto l’ambiente gialloblù, in previsione della gara con la Sampdoria. Ma, a precisa domanda se contro i blucerchiati fosse l’ultima spiaggia, ha risposto laconicamente.
“Il Verona ha giocato dalla ripresa del campionato 11 volte l’ultima spiaggia”. Corretto. Undici gare in cui l’Hellas ha raccolto 14 punti. Se il campionato fosse iniziato a gennaio il Verona non avrebbe problemi a centrare la salvezza. Ma così non è. Pesano come macigni le dieci sconfitte consecutive e la rincorsa straordinaria vive ora un momento di pericolosa stasi. Più per meriti altrui che per veri demeriti del Verona. Il pareggio con lo Spezia in trasferta e il Monza in casa hanno lasciato l’amaro in bocca ai sostenitori scaligeri ma hanno mosso la classifica, non sono risultati da disprezzare. Piuttosto a sparigliare le carte sono il successo dello stesso Spezia contro l’Inter e il pareggio della Salernitana a San Siro contro il Milan.
Il Verona ha così un solo risultato disponibile dalla gara con la Sampdoria. Deve centrare una vittoria in trasferta che quest’anno non ha mai ottenuto. L’impressione è che Sampdoria e Verona abbiano due destini incrociati. Da una parte c’è una squadra che con l’arrivo di Stankovic in panchina ha mostrato anche valori importanti. Manca, terribilmente, una società con le vicissitudini dell’ex presidente Ferrero che hanno mandato in tilt la piazza doriana. Di contro un Verona che ha una società solida, attenta ma che ha allestito una squadra in corsa, cercando di porre rimedio ai troppi errori estivi. Lasagna, Djuric, Gaich, Ngonce, Lazovic, Verdi sono le armi offensive dell’Hellas.
Ma nella Sampdoria ci sono giocatori dal calibro di Gabbiadini, Quagliarella, Lammers, De Luca, Djuricic, una rosa che non giustifica il distacco di ben sette lunghezze che i doriani accusano dall’Hellas. Due piazze storiche, unite da un gemellaggio di lunga data e costrette ora ad una sfida senza ritorno per una delle due. Lo ammette uno dei grandi ex delle due squadre. Fabrizio Cacciatore dopo le esperienze di Chievo e Verona è rimasto a vivere in città e allena il Caldiero in serie D. In maglia Sampdoria ha militato in due occasioni, nell’anno 2009-2010 e nella stagione 2014-2015. “Per il Verona sarà fondamentale vincere, le carte in regola per fare il risultato ci sono ma è normale che ci deve essere un approccio importante. Salvezza? Il Verona ha il 50 per cento di possibilità di farcela. E’ un campionato strano. L’Hellas sembrava spacciato ma con due vittorie si è trovato agganciato al treno salvezza. Può provarci ancora”.
Mauro Baroncini