Tosi non può parlare il progetto è figlio suo Il pensiero di Traguardi

“Ha una bella sfacciataggine Flavio Tosi nel continuare la sua critica contro la gestione dell’opera filovia da parte di Sboarina. L’approssimazione dell’attuale amministrazione è sotto gli occhi di tutti ormai da tempo, ma ancora peggiore è l’ipocrisia di chi il Filobus lo ha voluto, progettato e approvato, senza alcun tipo di considerazione sull’effettiva efficacia di un progetto che già anni fa appariva superato e di dubbia utilità, e ora si spende in aspre critiche nel tentativo di recuperare credibilità da parte dei cittadini» dichiara Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Traguardi.
«Com’era prevedibile, il filobus si è trasformato in un gigantesco problema per la città, con costi, tempi e disagi aumentati fortemente negli ultimi mesi e con, come ultimo capitolo della storia, una pesante battaglia legale alle porte che comporterà un lungo stallo operativo potenzialmente devastante – prosegue Pietro Trincanato, presidente di Traguardi – ma l’ex sindaco è stato artefice fin da principio di questo fallimento, e vederlo gongolare di fronte alle conseguenze legali e finanziarie che graveranno su tutti i cittadini non è soltanto assurdo, ma inaccettabile. Il filobus era una “bomba ad orologeria” piazzata dall’amministrazione Tosi per danneggiare le successive: Sboarina l’ha gestita nel peggiore dei modi, tra accelerazioni, brusche frenate e improvvide dichiarazioni anche in tempi recenti, ma le premesse di questo fallimento portano tutte la firma di Tosi»
«I veronesi, specialmente i residenti dei quartieri, sanno bene il Filobus è figlio al 100% dell’amministrazione Tosi – conclude Giacomo Cona, segretario di Traguardi – e non sarà qualche comitato allestito in fretta e furia per cavalcare l’onda a cancellare la memoria dei cittadini. Stiamo pagando il prezzo di dieci anni di scelte mancate, di immobilismo e pressapochismo, di una politica attenta solo al consenso immediato”.