LA FRASE
“Ho pensato anche di smettere, ma voglio essere io a decidere quando sarà il momento, non farlo per colpa di altri. Stendo un velo pietoso sull’ultima stagione, la Bardiani è già passato. Sono in una piccola squadra, ma abbiamo voglia di diventare grandi. E ho rivisto e sentito fiducia in me, questa è la cosa più importante”.
IL NUMERO: 44
Le vittorie di Andrea Guardini, da professionista. Due sole nell’ultima stagione, in cui aveva riposto grandi speranze, ma da cui ha avuto soprattutto delusioni. La sua vittoria più bella resta la tappa del Giro d’Italia, in cui Guardini fu davvero degno di quel soprannome, “Flash”, che adesso deve “lucidare” un po’…
LA SCELTA
“Sono tornato con Giuliani, oggi direttore sportivo della Giotti. Ero stato con lui alla Farnese, per due stagioni, con 21 successi. Io lo conosco bene, lui sa quello che posso fare. L’ho sentito sul finire della stagione e lui mi ha fatto capire che crede ancora in me. Di questo avevo bisogno”.
L’OBIETTIVO
“Mi rimetto in gioco, per dimostrare che l’ultima stagione è andata così non per colpa mia. L’obiettivo è quello di dimostrare che chi pensava a un Guardini “alla frutta” si sbagliava. Ho voglia di ritrovare certe cose che ho smarrito in questi anni: Aspettatemi, non deluderò. So che qualcosa non ha funzionato, so che in tanti non ci credono più. Un motivo in più per far vedere che ci sono ancora”.