Prosegue venerdì 3 novembre, nel suggestivo spazio dell’ex Chiesa di San Pietro in Monastero a Verona, la Stagione concertistica autunnale de I Virtuosi Italiani. Protagonista del secondo appuntamento sarà l’artista emiliano Andrea Griminelli, stella del flauto internazionale, musicista d’eccezione, vincitore nel corso della sua lunga carriera dei maggiori premi internazionali e impegnato in collaborazioni con artisti (e amici) del calibro di Bocelli, Zucchero, Sting, Sir Elton John e del leggendario Ian Anderson leader dei Jethro Tull.
Venerdì eseguirà in veste di solista, accompagnato da I Virtuosi Italiani, la recente trascrizione per flauto del Concerto n. 1 in do maggiore per violoncello di Franz Joseph Haydn, da lui stesso curata. A cui affiancherà, in un dittico a tema squisitamente barocco, il brano contemporaneo “Contrafactus” per flauto e archi composto dal violoncellista Giovanni Sollima (1962) nel 2000 e definito da Sollima stesso un “delirio pseudobarocco”.
Il programma è completato da una novità: la prima esecuzione assoluta, affidata all’Orchestra d’archi de I Virtuosi Italiani, di A View From The Pier per orchestra d’archi del compositore italiano, allievo di Bruno Bettinelli, Massimo Di Gesu (1970), la cui scrittura musicale, scriveva Quirino Principe sul Sole 24 Ore, “opera in una prospettiva stilistica di raffinata riflessione culturale, concentrandosi sui simboli nascosti nel suono e nella sintassi musicale”.
Un’occasione speciale per ascoltare dal vivo le sensibili doti interpretative e la tecnica sorprendente di Andrea Griminelli, il cui talento è stato più volte confermato dalla critica internazionale e gli è valso riconoscimenti in tutto il mondo, dal Grammy, al Prix de Paris (nel 1983 e nel 1984).
Dopo essersi accostato al flauto all’età di 10 anni, Griminelli ha studiato con i leggendari Jean-Pierre Rampal e Sir James Galway, che lo definì “il più grande flautista salito alla ribalta della scena musicale da tanti anni”. Il suo debutto a livello internazionale avviene nel 1984 quando é presentato al pubblico d’oltreoceano da Luciano Pavarotti nel memorabile concerto al Madison Square Garden di New York e assieme al quale intraprende un’intensa collaborazione negli anni successivi tra cui si ricordano gli indimenticabili concerti all’Hyde Park di Londra nel 1990, al Central Park di New York nel 1993, alla Torre Eiffel di Parigi e nella Piazza Rossa di Mosca.
Oggi si esibisce regolarmente sui principali palcoscenici di tutto il mondo, dal Teatro alla Scala alla Carnegie Hall e con Orchestre quali la Royal Philharmonic, la Berlin Symphony, la Münchner Rundfunkorchester, la New York Philharmonic, la Rai di Torino e la Los Angeles Philharmonic. È impegnato in collaborazioni con artisti (e amici) del calibro di Bocelli, Zucchero, Sting, Renato Zero, Irene Fornaciari, Amii Stewart, Sumi Jo, Gheorghe Zamfir, Sir Elton John, James Taylor, Bradford Marsalis e il leggendario Ian Anderson leader dei Jethro Tull. È Cavaliere e Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.