Dopo Berlusconi, Renzi e Grillo, non tornerà la politica basata sui vecchi schemi e le dicotomie classiche (destra-sinistra, liberali-socialisti, liberisti-statalisti…), ma sulle nuove categorie “alto-basso” (popoli contro caste) e valori antropologici. Già in Europa i populismi (fase unicamente intermedia) stanno fondendo le istanze identitarie con l’anti-gender. E in Italia c’è stato il Family Day, una piazza subìta dai partiti e dalla stessa Cei. In ballo non c’è più una scelta politica, ma una scelta di civiltà. Sul laicismo Berlusconi, Renzi e Grillo sono uguali. E se Il Cavaliere ha “americanizzato la destra” e Renzi sta “americanizzando la sinistra”, l’alternativa deve essere radicale. Sono alcuni degli spunti che Fabio Torriero, giornalista direttore del web magazine Intelligo-News, docente di storia dei partiti politici, ha lanciato, presentando il suo ultimo libro “Il futuro dei cattolici in politica, dalla Dc al Family Day, la sfida alla società radicale di massa”. L’appuntamento è stato quello organizzato al “Don Bosco” dal Popolo della Famiglia con il suo candidato sindaco Filippo Grigolini.“ Fallito il tentativo di portare i principi antropologici all’interno dei partiti tradizionali” ha detto Grigolini “è necessario costruire un nuovo movimento politico che partendo dal basso, dal popolo, si faccia portatore di una proposta politica che avendo al centro il nucleo fondante della società, la famiglia, ne promuova uno sviluppo più umano per tutti”.