«Le premesse di queste settimane, così come le pubbliche affermazioni odierne della lista di Calenda a sostegno del candidato della sinistra Tommasi, non lasciano spazio ad equivoci e chiediamo a tutti i candidati sindaco di garantire alle famiglie veronesi la sicurezza dei nostri figli sia in campo educativo che sanitario: l’uso delle droghe va contrastato a priori senza se e senza ma e senza fare mistificazioni rispetto all’utilizzo di prodotti farmacologici in campo curativo».
Così Filippo Grigolini, capolista di VERONA AL CENTRO, a sostegno di Federico Sboarina. “Cosa ne pensa il candidato Damiano Tommasi, padre di 6 figli, delle continue affermazioni e dichiarate progettualità e del programma del suo alleato antiproibizionista? Cosa ne pensa il candidato Damiano Tommasi, limpido sportivo, di una formazione politica a suo sostegno che, fra i principali candidati, vede una persona favorevole alla liberalizzazione totale del doping nello sport? Cosa ne pensa il candidato Damiano Tommasi, fondatore di un istituto educativo paritario, del messaggio diseducativo dato a questi ragazzi in età scolare?”
Ha continuato Grigolini. «Chi si propone alla guida della città deve dare garanzie senza ambiguità di sorta, ponendosi come potenziale primo cittadino e quindi esempio per tutti. E ciò deve valere anche per chi è stato presentato come “proveniente dal mondo cattolico e dal mondo sportivo e pulito dello sport”».