“Grida di libertà, schegge di guerra”: questo è il titolo che riassume il concertone, suddiviso in due serate all’Auditorium della Gran Guardia. La prossima si terrà il 7 dicembre alle 20.45. L’evento è dedicato alla pace, alla solidarietà tra i popoli e contro tutti i conflitti che ancora oggi infiammano il pianeta. L’obiettivo, messo in piedi dall’Associazione culturale Musica Viva e dal critico musicale Giampaolo Rizzetto con il patrocinio dell’assessorato della Cultura del Comune di Verona, non ha pretese istituzionali, non lancia proclami, né tantomeno ha la voce per fermare o “cancellare- come dice Papa Francesco- la guerra dalla storia dell’uomo prima che sia lei a cancellare l’uomo dalla storia”.
La finalità è ben più modesta: riaprire un canzoniere internazionale, scritto per tutte quelle persone che hanno consacrato e consacrano la loro vita per i diritti civili, contro i razzismi, le dittature, le minacce nucleari e i massacri di gente innocente e contemporaneamente sostituire l’inerzia, il disimpegno e le problematiche quotidiane con un breve, anche se temporaneo, momento di riflessione, con uno sguardo pensieroso verso un futuro incerto ed inquietante. Il focus del 7 dicembre sarà sulle Americhe e sull’Inghilterra. Si ripercorrerà un fiume di canzoni (alcune entrate nell’immaginario collettivo, altre meno note) nelle sue molteplici diramazioni che possiamo riassumere in tanti, specifici argomenti: marce per i diritti civili; omofobia e razzismo; ingiustizie sociali; rivolte nei ghetti e nelle università; sogni e utopie rivoluzionarie; disertori-eroi e soldati nel fango; sfruttamento e ipocriti guerrafondai; luci di speranza e “violini che bruciano d’amore” (Leonard Cohen).
Il tutto raccontato da video in funzione di commento, da una voce narrante che sinteticamente introduce le varie “finestre” (Mauro Dal Fior) e da una pattuglia di oltre quaranta conosciutissimi musicisti veronesi, a cui si affiancheranno come ospiti Margherita Sciarretta, che reciterà reading impostato su una serie di celebri aforismi per la pace vs guerra, e Marco Pasetto, che commenterà al pianoforte.
La volontà è quella di portare sul palco dell’auditorium della Gran Guardia un “songbook” organico e il più coerente possibile con il titolo della manifestazione e di far vedere sullo schermo alcune prestigiose icone della “popular music”, da Billie Holiday a Joan Baez, da Violeta Parra a Miriam Makeba, da Bob Dylan a Leonard Cohen, da John Lennon ai Rolling Stones, dai Jefferson Airplane ai Crosby, Stills, Nash,Young, dai Pink Floyd a Nina Simone, da Charles Aznavour ai nostri De Andrè, Tenco, De Gregori, Guccini, Paoli, Endrigo e Bennato.
Un mosaico-lo ripetiamo- personale e faticoso, ma che si spera possa incontrare il favore del pubblico ed essere apprezzato anche dal poeta-chirurgo Claudio Bifo Bassi, visto che il concertone è dedicato alla sua memoria.
Tralasciando il passato, la musica e i festival come colonne sonore dei movimenti della fine dei Sessanta e dei Settanta per la pace e contro le guerre, è la prima volta in Italia, da quando si è acceso il conflitto ucraino (febbraio 2022), seguito da altre “fiamme” in tanti punti del pianeta, che un numeroso gruppo di artisti e musicisti si mobilita e sale sul palco per ricordare e per affermare che Verona per due sere indossa le vesti di capitale musicale e di portavoce civile di pace contro tutte le guerre.
Ingresso a offerta libera fino ad esaurimento posti e a favore di AGBD, sindrome di Down.