Lavori pubblici, bilancio di previsione, imposte, casa di riposo. Sono questi alcuni dei temi all’ordine del giorno che sono stati approfonditi durante la riunione del consiglio comunale di Grezzana in Municipio. Dopo l’usuale recita dell’inno nazionale il sindaco Arturo Alberti ha iniziato ad elencare i 12 punti del dibattito e per ognuno, giunta e consiglieri comunali hanno votato favorevolmente o meno per alzata di mano. Il punto numero 7, ovvero l’approvazione del programma triennale dei lavori pubblici per il 2023-2025, ha portato ad un acceso dibattito tra l’assessore ai Lavori Pubblici Zeno Falzi e i consiglieri di minoranza. L’assessore ha parlato di illuminazione pubblica, opere di manutenzione e asfaltatura, riqualificazione di via Roma e piazza Carlo Ederle, del nuovo polo scolastico, ma soprattutto della questione della casa di riposo. La casa di riposo di Grezzana, infatti, ha una lunga storia. Già nel 1985 doveva nascere una struttura per ospitare gli anziani autosufficienti, ma il progetto non è mai decollato perché non rispondente alle reali esigenze di residenzialità. In seguito nel ’98 venne stipulata una convenzione con l’Istituto Assistenza Anziani che prevedeva un impegno economico da parte dell’Istituto di circa 300 milioni di lire per renderla idonea all’ospitalità di anziani non autosufficienti. Negli anni 2000 viene aperta e inaugurata la Rsa che ospiterà negli anni dai 40 ai 45 anziani. Nel 2012, durante il mandato Fiorentini la struttura viene dichiarata ad elevata vulnerabilità sismica, l’amministrazione non si occupa della messa in sicurezza e gli ospiti sono costretti a lasciare la struttura. Con la nuova amministrazione, la giunta e il sindaco si impegnano per ridare vita alla struttura e per riportare “a casa’’ gli anziani ora ospitati nella struttura di Marzana. Grezzana è riuscita ad ottenere 120 posti dal comitato dei sindaci e dal consiglio dei sindaci di Verona. La struttura verrà realizzata attraverso un partenariato pubblico-privato.
Francesca Brunelli