“Invertiamo la rotta – contro la dittatura del pensiero unico”: questo il titolo della serata insolita al teatro Stimate, con un format particolare e innovativo: un avvocato e un cantante sullo stesso palco. L’avvocato è Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la Vita e segretario Nazionale del Popolo della Famiglia, il cantante è Giuseppe Povia, vincitore – tra l’altro – del Festival di Sanremo del 2006 con il brano “Vorrei avere il becco”. Lo spettacolo è occasione per il Popolo della Famiglia di Verona di presentare pubblicamente il proprio impegno per le prossime amministrative di Verona, ed in particolare la candidatura a sindaco di Filippo Grigolini, aprendo ufficialmente la campagna elettorale. Giuseppe Povia, presente ieri mattina al Liston 12, già sul palco del primo Family Day del 2007, ha da tempo abbracciato la canzone di denuncia, soprattutto nei confronti del sistema politico e dei grandi poteri internazionali, dimostrando, si legge in una nota del PdF, una grande sensibilità ai temi cari al Popolo della Famiglia, in particolare il valore della famiglia naturale, la libertà di educazione dei genitori, la necessità di opporsi al tentativo di indottrinamento della teoria gender e alla barbara pratica dell’utero in affitto, nuova schiavitù del XXI secolo. Dal canto suo, Gianfranco Amato, tra gli organizzatori dei Family Day e fondatore del Popolo della Famiglia, da diversi anni quasi tutte le sere riempie le sale italiane risvegliando le coscienze contro la dittatura del pensiero unico e denunciando la rivoluzione antropologica dell’attuale sistema culturale e politico, che mina alla radice la civiltà occidentale, attraverso l’attacco alla persona, alla famiglia e alla vita. Perché questo insolito connubio? Quale rotta si vuole invertire? E di più, rubando il titolo di una canzone di Povia… “chi comanda il mondo?” A queste e molte altre domande dà risposta l’evento delle Stimate.
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