Il 13 settembre iniziano le scuole con consolidate misure di protezione (distanziamento, disinfezione e mascherine), delle quali il vaccino, chiesto come requisito per accedere, ne rappresenta il requisito fondamentale.
Siamo tutti a conoscenza del dibattito che si è accesso sulla questione vaccinazioni sì, vaccinazioni no. Qualcuno ha espresso perplessità sulla troppa libertà di scelta, altri sulla limitazione della libertà.
Il governo Draghi ha deciso: va bene che tu abbia la libertà di scelta, ma se scegli una cosa (non vaccinarsi) piuttosto che l’altra (vaccinarsi) semplicemente non avrai una vita sociale e lavorativa normale.
In questo caso trovo corretto che lo Stato decida le condizioni e le circostanze nelle quali e per le quali è possibile svolgere le varie attività. Quelle odierne sono attuabili avendo in possesso il green pass.
Quanto siano profonde le convinzioni di alcuni sul rischio che procura il vaccino, sono state ormai smentite dalle evidenze scientifiche. Se fossero vere tutte le ipotesi fantasiose che sono state fatte circolare sul rischio di mutazioni genetiche piuttosto che di morti improvvise, quasi tutti avrebbero fatto la scelta di continuare con la protesta no-vax. Invece tutte queste convinzioni, elaborate senza metodo scientifico, si sono rivelate false.
Il vaccino lo stanno facendo praticamente quasi tutti e soprattutto i nostri giovani che hanno evidenziato buon senso. Il green pass è una buona scelta, perché significa mettere finalmente in sicurezza le scuole, le palestre, i luoghi di lavoro, lo sport e la vita sociale in generale.