Alessandro Preziosi, Silvio Orlando, Elena Ghiaurov e Sergio Rubini. Poi Ferzan Özpetek, chiamato a confrontarsi con la sua prima regia teatrale con l’adattamento, per il palcoscenico, del suo grande successo cinematografico “Mine vaganti”. Sono loro alcuni dei protagonisti della 34ª edizione de “Il Grande Teatro”, la rassegna di prosa organizzata dal Comune e dal Teatro Stabile di Verona – Centro di Produzione Teatrale, che sarà in programma dal 5 novembre al 22 marzo, al Teatro Nuovo. In cartellone 8 nuovi spettacoli, per complessive 48 rappresentazioni, che porteranno in scena, in particolar modo, autori contemporanei con testi ispirati alla letteratura, al cinema o agli autori classici, seppur rivisitati nell’attualità. Durante la stagione, si potrà assistere ad allestimenti ispirati alla grande letteratura, ad esempio “L’onore perduto di Katharina Blum” tratto dal romanzo di Heinrich Böll, “Dracula” da Bram Stoker e “Jezabel” da Irène Némirovsky, due testi teatrali contemporanei, su Vincent van Gogh e “Si nota all’imbrunire” dedicato alla solitudine sociale, Antigone di Sofocle ambientata in Medio Oriente e un’opera originale che unisce le presenze di Falstaff nelle opere di Shakespeare, oltre alla trasposizione teatrale di “Mine vaganti”. La nuova edizione de “Il Grande Teatro” è stata presentata, a palazzo Barbieri, dall’assessore alla Cultura Francesca Briani, dal direttore artistico della rassegna Gianpaolo Savorelli e dal direttore del Teatro stabile di Verona Paolo Valerio. Presenti Renzo Chervatin per Unicredit, main partner della manifestazione, e Giovanni Negri per l’azienda vinicola Santi, official partner. “Questa edizione della rassegna invernale del Comune – ha detto l’assessore Briani – porta a Verona una selezione delle migliori produzioni teatrali italiane. Nata nel 1986, proprio per volontà dell’Assessorato alla Cultura, questa manifestazione ha il merito di aver fatto della nostra città uno dei principali punti di riferimento, nel nostro Paese, per il teatro di qualità. Il ricco cartellone propone opere di generi differenti, tra messe in scena di ispirazione letteraria con una forte connotazione al femminile, ambientazioni contemporanee di grandi classici, come Antigone di Sofocle collocata in una città del Medio Oriente semidistrutta dalla guerra, e riflessioni sui temi di attualità come, ad esempio, la solitudine”.