Grande Nord, il movimento autonomista promosso e composto da molti ex leghisti, presenterà sue liste alle prossime elezioni politiche sia alla Camera, sia al Senato e correrà autonomamente con il proprio simbolo, senza alleanze con altri partiti, con suoi candidati in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna, oltre che alle regionali in Lombardia. L’annuncio è stato dato in una conferenza stampa a Milano dai fondatori del partito, Marco Reguzzoni, Roberto Bernardelli, Giulio Arrighini (candidato presidente in Lombardia) e Francesca Martini in rappresentanza del Veneto. “Grande Nord è un movimento di area di centrodestra che si pone in antitesi a tutti gli altri partiti – ha detto l’ex sottosegretario veronese – Ai numerosi partiti e movimenti che ci hanno già proposto e continuano a proporci alleanze elettorali rispondiamo che non ci interessano. Nonostante la sfida sia impegnativa e la soglia del 3% importante ma non proibitiva, correremo orgogliosamente da soli, fieri di essere l’unico movimento politico esistente oggi nel panorama nazionale a rappresentare le istanze del nord, la sua economia e il suo tessuto sociale. Nessun compromesso quindi – continua la Martini – Non ci interessano “pastrocchi” in salsa romana o giochetti da vecchia politica, ci presenteremo all’elettorato del nord con le nostre idee e i nostri valori, nel solco di una politica liberale, europeista, e federalista. Ci inspiriamo in questo al progetto delle origini della Lega di Umberto Bossi e Gianfranco Miglio, mentre oggi assistiamo alla mutazione genetica della Lega salviniana, diventata un partito di estrema destra. Tutti i nostri candidati alle politiche saranno presentati nelle prossime settimane e dovranno accettare delle regole ben precise, tra le quali quella di partecipare solo a votazioni utili agli interessi delle regioni del Nord”. “Siamo in forte crescita e c’è molta curiosità e attenzione nei nostri confronti – conclude Martini – Nelle ultime settimane, solamente in Veneto, sono stati aperti più di una ventina di comitati territoriali e presto ne apriranno ancora in tutte le province venete.