Si è svolto, in videoconferenza, il vertice del Comitato di Gestione, del Gruppo Tecnico e del Comitato Consultivo del Distretto di Pesca Nord Adriatico, convocato dall’assessore alla Pesca della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari, e che riunisce le tre Regioni di Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Vi hanno partecipato anche gli assessori dell’Emilia Romagna Alessio Mammi (Agricoltura e Agroalimentare) e del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier (Risorse Agroalimentari, Forestali e Ittiche).
Il Comitato di gestione del Distretto di Pesca del Nord Adriatico ha approvato un documento con un pacchetto di proposte al fine di fronteggiare l’emergenza provocata dalla proliferazione del Granchio blu. In sintesi: la dichiarazione dello Stato di emergenza nazionale come strumento amministrativo per attuare misure eccezionali; una maggiore semplificazione amministrativa; la convocazione periodica di un tavolo tecnico ministeriale assieme a Regioni e associazioni di categoria per studiare le strategie di gestione dell’emergenza e per predisporre un Piano nazionale di controllo del granchio blu; la nomina di un Commissario ad acta e la messa a sistema di un pacchetto di incentivi alla cattura anche impiegando i fondi messi a disposizione dalla programmazione europea 2021-2027 del FEAMPA. E ancora la sospensione del pagamento dei canoni concessori per gli allevamenti, e l’aumento delle risorse messe a disposizione dal Masaf oppure l’individuazione di un criterio di priorità per le aree più colpite.
“Durante l’incontro è stato fatto il punto sull’emergenza granchio blu ora che la specie si è risvegliata dopo il riposo invernale- spiega l’assessore alla Pesca della Regione del Veneto e coordinatore del Distretto, Cristiano Corazzari-. Sono settimane importanti per mettere in campo tutte le azioni possibili per cercare di affrontare la stagione estiva nel migliore dei modi. La situazione è difficile e disomogenea, ma nelle aree del Delta del Po è drammatica, con la produzione di molluschi azzerata, pescatori che non hanno seminato, imprese e famiglie senza redditi. Per questo come Distretto di Pesca del Nord Adriatico abbiamo approvato questo documento con un pacchetto di richieste urgenti. Non c’è più tempo, per salvare le nostre produzioni ittiche locali di eccellenza e per salvare le nostre tradizioni è necessario mettere in campo azioni incisive, e sostegni rilevanti”.
“Oltre alle risorse statali, nell’ambito dei fondi stanziati dal FEAMPA 2021-27 si possono trovare mezzi per sostenere le attività e gli strumenti di raccolta e smaltimento del granchio blu, soprattutto per gli esemplari giovani e per le femmine che non hanno mercato, permettendo così il ripristino della biodiversità e la tutela del turismo balneare – aggiunge Corazzari-. Per questo chiediamo al Ministero dell’Agricoltura, in qualità di Autorità di Gestione del FEAMPA, di accelerare i tempi di emanazione delle disposizioni attuative necessarie per aprire poi i bandi regionali. È in atto un cambiamento degli ecosistemi lagunari e degli ambienti di transizione non facilmente reversibile per questo è necessario unire le forze e mettere a sistema tutti gli strumenti. Ringraziamo il Governo per quanto ha fatto fino ad ora, ma è necessario accelerare i tempi e mettere in campo maggiori risorse”.