Globuli bianchi, scoperti i progenitori La ricerca del team del professor Cassatella

Identificati i precursori di alcuni tipi di globuli bianchi presenti nel midollo osseo, milza e cordone ombelicale. Si tratta di cellule molto immature, ma che svolgono il ruolo fondamentale di generare i cosiddetti “granulociti polimorfonucleati neutrofili”, ovvero il tipo di globuli bianchi più presenti nel corpo umano e tra le prime cellule ad intervenire in un’infezione.
La scoperta aggiunge un tassello fondamentale, che ancora mancava, alla conoscenza del processo di formazione e maturazione delle cellule mieloidi del sangue, detto mielopoiesi, e sulla possibile origine delle leucemie mieloidi in cui è compromesso proprio questo meccanismo.
Lo studio è stato condotto da un’equipe dell’università di Verona guidata da Marco Antonio Cassatella, docente di Patologia generale e presidente della Società italiana di immunologia, immunologia clinica e allergologia, Siica. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature Immunology(https://www.nature.com/articles/s41590-022-01189-z). La ricerca, realizzata grazie al sostegno di Fondazione Airc e del Ministero dell’università e della ricerca, è stata condotta da Federica Calzetti, Giulia Finotti, Francisco Bianchetto-Aguileira e Nicola Tamassia dell’ateneo scaligero. Allo studio hanno dato un contributo importante anche altri ricercatori delle università di Verona e di Brescia.
Il professor Cassatella lavora nel campo della biologia cellulare e molecolare dei granulociti polimorfonucleati neutrofili, ed è considerato leader di riferimento a livello internazionale.