Gli incidenti stradali sono in crescita. Corso Milano resta un “punto nero” Ma il dato più spaventoso è quello del costo sociale: superati i 105 milioni di euro

Aumentano gli incidenti stradali: nel 2024 sono stati 1690 contro i 1625 del 2023, con 12 vittime tra le quali ben 4 pedoni e 5 motociclisti; 22 in prognosi riservata e 1150 feriti.
Ma il dato più spaventoso rivelato oggi in conferenza stampa dal comandante della Polizia locale Luigi Altamura insieme con l’assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi è quello relativo ai costi sociali di questa strage: complessivamente si superano i 105 milioni di euro. Un costo sociale in termini di perdite di vite umane, di lesioni permanenti, di impatto sull’attività lavorativa e sui costi sanitari che, è stato ribadito questa mattina, non è più sostenibile per cui diventa imperativo ridurre il numero degli incidenti con maggiore sicurezza sulle strade.
Rispetto al 2023 sono aumentati gli investimenti di pedoni del 22%, gli incidenti che hanno coinvolto ciclomotori del 14,8%, con le moto del 2% e con bici o monopattini del 5,6%.
La fascia d’età delle persone coinvolte vede al primo posto quella compresa tra i 50 e i 65 anni con il 23,7% dei sinistri, seconda la fascia d’età dai 35 ai 49 anni con il 23,4%, segue poi la fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni e poi quella tra i 18 e i 24 anni. Aggregando queste ultime due fasce di età più giovani, le persone coinvolte negli incidenti tra i 18 e i 34 anni sono un terzo del totale con il 33,3%. I coinvolti con oltre 65 anni risultano l’11,5 per cento, per cui se sommiamo la fascia d’età tra i 50 e gli oltre 65 anni abbiamo un totale del 35.2 per cento. Va anche detto che si tratta della fascia d’età anagraficamente più numerosa.
Dall’analisi degli incidenti va anche detto che le condizioni meteo sembrano incidere poco, visto che ben il 68% degli incidenti si è verificato con situazioni di bel tempo o comunque con cielo sereno senza precipitazioni. Particolarmente significativo il forte aumento di incidenti con monopattino: sono passati in un anno da 67 a 94.
Aumentati anche gli investimenti di pedoni: 194 quelli coinvolti rispetto ai 159 dello scorso anno; gli automobilisti hanno spesso omesso la precedenza o sono passati con il rosso, ma anche i pedoni hanno talvolta commesso violazioni come non aver utilizzato le strisce pedonali per attraversare, o sono passati con il semaforo rosso o camminavano in modo irregolare.
I giorni neri per numero incidenti sono due ed è meglio prestare attenzione: il lunedì e il venerdì infatti hanno fatto registrare il maggior lavoro per il nucleo antinfortunistica della Polizia locale; sabato e domenica le giornate più “scariche” visto che il traffico cala per la chiusura di scuole e uffici.
La fascia d’età che preoccupa è quella dei giovani, molto alta. Nessun incidente grave per gli under 18: zero decessi nel 2023 e 2024.
Altamura ha ricordato che “ Tra i 12 deceduti c’è un solo automobilista, 5 motociclisti, 1 ciclista e 4 pedoni. Per i pedoni aumento 22 per cento di incidenti: è inaccettabile la mancata precedenza ai pedoni che comporta 8 punti di sanzione sulla patente”.
Quello che preoccupa inoltre, come ha detto Zivelonghi, è la forte crescita della pirateria stradale da contrastare sempre di più.

Corso Milano resta un “punto nero”. L’incrocio con Viale Colombo, nonostante il semaforo registra il maggior numero di scontri

E veniamo ai punti neri cittadini, vale a dire agli incroci più pericolosi, dove si sono registrati il maggior numero di incidenti. Al primo posto come sempre ormai l’incrocio tra viale Colombo e Corso Milano, nonostante sia semaforizzato. Con 10 incidenti è al primo posto.
Secondo posto per un altro incrocio notoriamente pericoloso, nella Zai storica: quello tra via Morgagni e via Torricelli. Anche questo andrebbe sistemato per creare una maggiore sicurezza. Qui, 8 gli incidenti come nell’altro incrocio, sempre in zona, tra via Fermi e strada La Rizza. Con 7 incidenti rilevati arriviamo a Porta Vescovo, in borgo Venezia, all’incrocio tra via Barana e via Rosa Morando. Un altro incrocio semaforico che da anni attende una migliore sistemazione per maggior sicurezza.
Le strade con più incidenti, anche perché più trafficate ma anche perché in alcuni casi realizzate evidentemente in modo maldestro sono nell’ordine corso Milano con 45 incidenti, viale Cristoforo Colombo con 30; via Mameli 29; la Tangenziale Sud 28; viale del Lavoro 26; via dell’Autiere 25 e via Fincato con 24 sinistri. In tutte queste strade il numero degli incidenti è in aumento.
Ma quali sono le cause più frequenti di incidente? Al primo posto troviamo la “perdita di controllo veicolo e velocità inadeguata” in 511 casi. E’ evidente che in città nonostante i limiti a 50 e 30 km all’ora si corre troppo. In certe vie gli automobilisti corrono come in autostrada. Molto alti anche i casi di “stato d’alterazione provocato da alcol”: 148 eventi. E poi le mancate precedenze: 586 casi.
Aumentano in modo vertiginoso poi i casi di fuga dell’automobilista dopo l’incidente: ben 124 pirati della strada rispetto ai 101 del 2023. Nel 2012 erano solo 31. Un fenomeno sempre più diffuso vuoi per il timore delle sanzioni (nella maggior parte dei casi per eccessivo consumo di alcol), vuoi perché i veicoli talvolta non sono assicurati, fatto sta che dilaga questo malcostume che viene frenato grazie alle telecamere per cui chi si dà alla fuga viene sempre poi individuato.
E arriviamo infine ai costi sociali di tutto questo secondo l’elaborazione della Polizia locale. “I costi sociali per la città di Verona sono stati, nel solo anno 2024, di euro 104.970.726. Il costo sociale per ogni persona morta in un incidente stradale è di 1.812.989 euro, cifra che va moltiplicata per 12 decessi. Il costo sociale per ogni ferito grave in incidente stradale è di 467.159 euro da moltiplicare per 22 feriti in prognosi riservata. Il costo sociale per ogni persona ferita in un incidente stradale è di 45.210 euro per 1.150 feriti. Il costo sociale “base” per ogni incidente stradale (da aggiungere a quello di eventuali morti o feriti relativi allo stesso incidente) è di 12.394 euro per 1.690 rilevati.
“Col nuovo Codice della strada – ha concluso Altamura – sono crollate in dicembre le sanzioni per eccesso di alcol alla guida. Le sanzioni più severe un effetto lo hanno ottenuto. E in gennaio rilevati 16 Incidenti in meno. “I costi sociali sono enormi, dobbiamo ridurre il numero”.

MB