Un anno fa moriva a soli 47 anni Simone Pasinato, già promettente calciatore dell’Hellas e vicepresidente dei Giovani Imprenditori di Verona, impegnato a far crescere le attività del suo gruppo di imprese. Con in un più un lato poco noto: l’instancabile impegno solidale, la volontà di dare una mano a tutti. Per trasformare una triste ricorrenza in un messaggio di vitalità e continuità, le aziende e la sua famiglia hanno presentato “Gli Amici di Simone”, l’impresa sociale che continua le iniziative di solidarietà sul territorio ma con una struttura organizzata. Una presentazione che il Covid ha trasformato in un raccolto momento per il ricordo ma anche nel desiderio di sviluppare responsabilmente nuovi progetti e iniziative.
“Prendersi cura, donare energie e linfa vitale e agire in concreto resteranno le linee guida, com’è stato anche in piena emergenza sanitaria”, è stato sottolineato nella presentazione. “Una risposta tangibile a vecchie e nuove necessità, raccogliendo le sfide che la società ci pone. Nessuno può voltarsi dall’altra parte: volontari e associazioni hanno bisogno di aiuto e di forza per far crescere un territorio che vogliamo sempre migliore. Una casa per tutti”.
L’impresa sociale “Gli Amici di Simone” raccoglie l’impegno di solidarietà che è da sempre nella tradizione di un’impresa oggi diventata un gruppo di aziende presenti sul territorio. Principi che si sono sviluppati spontaneamente rispondendo a tante richieste di aiuto, poi con interventi organizzati. Una presenza costante e vitale di solidarietà, sostegno: attività rivolte in primo luogo ai bambini e ai loro genitori nel campo della salute, delle disabilità e dei nuovi bisogni sociali. Ora “Gli Amici di Simone” raccoglierà e canalizzerà queste risorse, con le aziende del gruppo ma aperta a nuovi i benefattori che si faranno avanti per portare una solidarietà concreta al territorio. Presidente del CdA è Giovanni Pasinato, componenti i membri Andrea Pasinato, Marcello Guadalupi, Antonella Mirenda e Michela Gambaro.
Simone Pasinato non sapeva dire no. E nella solidarietà metteva la stessa determinazione che lo ha portato trasformare l’impresa creata dal padre Giovanni nel 1978 in un gruppo di aziende nel settore idro-termosanitario, edile ed elettrico. Da anni sosteneva associazioni riconosciute e piccole realtà di assistenza. Ed era presente, senza clamore, ogni volta che raccoglieva una segnalazione. Il virus invece di frenare l’attività lo ha spinto a moltiplicare gli sforzi: “Ci si salva tutti insieme”, diceva. Quando il malore se l’è portato via lavorava per attrezzare reparti anti-Covid negli ospedali e nelle Rsa che ospitavano le prime aree Covid. L’impresa sociale riprende questa eredità, un segnale che le istituzioni hanno subito colto. Dopo un affettuoso ricordo di Simone Pasinato (“da bambini giocavamo a pallone, poi lui è diventato un grande calciatore, un imprenditore impegnato”) il sindaco Federico Sboarina ha parlato del significato de “Gli Amici di Simone” come impresa sociale: “Un progetto che nasce da un dolore immenso ma che porterà grandi benefici. Investire per far vivere meglio anche solo un quartiere o una famiglia è un progetto di enorme valore”. Lo ha confermato mons. Cristiano Falchetto, delegato del vescovo Zenti: “Significa creare profitto con in più l’attenzione ai bisogni”, ha detto. “Genera convivenza, relazioni, assistenza”. Per Raffaele Grottola, dirigente delle Politiche sociali dell’Ulss 9, “si inserisce in un contesto solidale di cui il territorio è molto ricco e di cui beneficia tutta la comunità, soprattutto nell’area delle nuove povertà”. E Michele Romano, presidente della Croce Verde di cui Simone era stato volontario, punta a progetti condivisi per gli anziani, una “famiglia” importante ma fragile.
A chi si rivolgerà l’opera de “Gli Amici di Simone”? Agli anziani cui recapitare la spesa, alla raccolta fondi per un furgone che trasporti i disabili, alla ricerca sulle malattie rare oppure alla guerra al Covid attraverso la sanificazione d’emergenza. Tutto il territorio veronese sa di poter contare su una presenza efficace, attiva e costante. E proseguirà, rafforzandosi, il supporto alla onlus Continuando a Crescere, che sostiene le famiglie con bambini e ragazzi con disabilità attraverso progetti di inclusione, servizi educativi e percorsi di crescita. C’è poi I Bambini delle Fate, impresa sociale che si occupa di famiglie con problemi di autismo e altre disabilità, attraverso progetti che coinvolgono molte imprese e sostenitori privati.