Gli alberi di via fra’ giocondo a rischio. Il Comune ha votato una mozione, ma… L’Amt ha comunicato che 21 piante tra cui 11 pini marittimi saranno tagliati.La protesta degli abitanti

All’unanimità, con 31 voti a favore, il Consiglio comunale aveva approvato giovedì la mozione per la variante al tracciato del filobus in via San Paolo. Il documento, a firma del capogruppo di Verona domani Marco Zand­omeneghi, impegnava l’amministrazione a chiedere ad Amt uno studio di fattibilità di una o più soluzione alternative che analizzino quanto una effettiva variante possa incidere sui costi dell’opera e sulla velocità commerciale dei mezzi. Accolto anche l’emendamento del consigliere della Lista Tosi Alberto Bozza per una piena condivisione delle fasi di cantiere con la Circoscrizione, dandone comunicazione ai cittadini. Nonostante questo ieri mattina in via Fra’ Giocondo è andata in scena la protesta degli abitanti per fermare il cantiere fintantochè non verranno votate le varianti del filobus. In strada, a protestare con gli abitanti anche i consiglieri Marta Vanzetto (M5s) e Federico Benini (PD) e Alberto Zelger. Ma da AMT non è arrivata nessuna sospensione. Infatti, come si legge in una nota, si precisa che le piante in via Fra’ Giocondo saranno tagliate nei prossimi giorni. A lavori conclusi saranno ripristinate con specie autoctone e studiate appositamente per quella zona. Si tratta complessivamente di 21 alberi dei quali 11 pini marittimi (le cui problematiche sono note: non autoctoni, apparati radicali superficiali che creano disagio e pericolo ai pedoni e ciclisti) a cui si aggiungono poi dieci cedri del libano. Di questi, quattro sono malati ed è necessario eliminarli a prescindere dal passaggio della filovia. Di fatto, restano quindi sei cedri del libano da togliere e successivamente piantare (con una specie autoctona e adatta al contesto). Questa previsione di taglio, fa sapere AMT, che evedentemente non è stata informata dell’esito della mozione del consiglio comunale, è stata ampliamente concordata con il Comune e fa parte di un piano di rimozione delle alberature lungo il percorso della filovia che è stato inserito nel progetto esecutivo e che nasce dalle richieste specifiche fatte dal settore Verde del Comune di Verona. Dunque si va avanti.