Terminerà domenica 29 maggio la mostra “L’anima della materia: il volto degli apostoli tra testimonianza e destino”, con opere dell’artista Antonio Amodio, promossa dalla Fondazione Verona Minor Hierusalem e ideata dalla direttrice Paola Tessitore. Una mostra multisensoriale, dove arte, materia e storia si incontrano, iniziata lo scorso mese di aprile presso la chiesa di Santa Maria in Organo, con l’esposizione di dodici dipinti e dodici sculture in legno di cedro, raffiguranti il volto degli apostoli. Il legno utilizzato per le sculture è stato interamente recuperato dagli alberi caduti durante la drammatica tempesta che flagellò Verona il 23 agosto 2020. Un’iniziativa dal forte valore artistico e culturale, che ha visto la partnership di Amia. La società di via Avesani è da sempre impegnata in attività di riuso e riciclo di materiali, in particolare di quello ligneo.
Questa mattina il presidente Bruno Tacchella, insieme ad Amodio e la direttrice Tessitore, si è recato presso l’area verde ubicata presso lungadige San Giorgio, dove sono state temporaneamente posizionate, al fine di darne visibilità, alcune statue ed un tavolo con panchine, realizzate proprio con legno riciclatoLe strutture realizzate saranno infatti a disposizione di cittadini e turisti, che possono così usufruire di nuove aree di sosta e di picnic o di una piacevole pausa ristoratrice. Senza dimenticare l’aspetto probabilmente più importante che accomuna sia le opere artistiche della galleria artistica promossa da Verona Minor Hierusalem, sia le strutture realizzate da Amia: quello della sostenibilità, del riuso dei materiali che viceversa sarebbero terminati in discarica con relativi costi economici e di natura ambientale, evitando così tutte le fasi legate allo smaltimento.