Gli agromeccanici nel bando Pnrr. L’intervento del presidente di Cai Agromec all’assemblea nazionale Dalla Bernardina: si sta decidendo il futuro dell’agricoltura e vogliamo farne parte

“E’ importante che gli agromeccanici siano stati inseriti nel bando Pnrr. Inizialmente non era cosi’. ringrazio quindi tutta la squadra di Cai Agromec che ha lavorato per raggiungere questo risultato. ma sono ancora tanti gli obiettivi che dobbiamo raggiungere. siamo di fronte a un passaggio epocale per l’intero settore primario, in cui siamo chiamati a impegnarci per la sovranita’ alimentare del nostro paese, nel senso di riscoprire il ruolo centrale dell’agricoltura. siamo alla resa dei conti: si sta decidendo il futuro dell’agricoltura italiana e noi vogliamo farne parte”. Lo ha detto il presidente di Cai Agromec, Gianni Dalla Bernardina, all’assemblea nazionale che si è svolta nelle Marche a Montegranaro, commentando la possibilità per gli agromeccanici di beneficiare di 400 milioni del pnrr per l’innovazione della meccanizzazione agricola.
A questi si aggiungono altri 225 milioni che saranno gestiti da Ismea come fondo per l’innovazione in agricoltura. “Stiamo studiando tutto cio’ che sta avvenendo nel settore agroalimentare, per offrire sempre servizi aggiornati agli operatori del settore ma bisogna guardare ai fatti nuovi, grazie ai quali c’e’ la possibilita’ di fare reddito anche piu’ che in passato”, ha detto nel suo intervento all’assemblea il presidente di Ismea, Angelo Frascarelli.
L’assemblea ha visto anche una tavola rotonda a cui sono intervenuti, tra gli altri, Albano Agabiti, presidente di Asnacodi Italia e di Coldiretti Umbria, e Andrea Putzu, consigliere regionale delle Marche e delegato del ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida. Ha portato il suo saluto all’assemblea anche il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
“Uniti si vince. Non è uno spot, ma la dimostrazione che e’ stata data ‘sul campo’ dalla sessione privata dell’assemblea nazionale di Cai Agromec.
Al piu’ importante appuntamento annuale dell’organizzazione ha infatti preso parte l’82% delle sigle territoriali che fanno riferimento alla stessa Cai Agromec”, informa ancora l’associazione.
“Abbiamo registrato una delle più numerose presenze di sempre nell’ormai lunga storia della nostra organizzazione. Dal Piemonte alla Puglia, la sessione privata dell’assemblea nazionale ha abbracciato tutta la Penisola ed è stato un importante momento di confronto”, ha detto ancora Dalla Bernardina.
“All’unanimita’, l’assemblea ha tra l’altro confermato le due principali istanze sulle quali continuare a lavorare, con la massima determinazione e urgenza. Una è l’istituzione dell’albo nazionale degli agromeccanici, l’altra è il riconoscimento del ruolo dell’agromeccanico nell’ambito del settore primario.
Sono traguardi che dovrebbero essere naturali, e che invece richiedono ancora un’enorme attenzione. Il percorso non è scontato. ma ricordiamo, altresì, che oggi un agromeccanico svolge circa il 90% dei lavori agricoli.
E’ il settore, insomma, grazie al quale nascono la maggior parte delle eccellenze agroalimentari che fanno grande il Made in Italy in tutto il mondo”, ha concluso il presidente di Cai Agromec.