Giulietta: soluzione in mano ai privati “Questo sito ci rende famosi in tutto il mondo. Servono lungimiranza e buon senso’’

La Casa di Giulietta è tra i luoghi di pellegrinaggio laici più visitati al mondo con flussi turistici che toccano i 170.000 ingressi mensili. Numero che riconferma la sua natura di attrazione turistica più che vero e proprio luogo culturale. Secondo la piattaforma Preply, però, è anche l’attrazione che ha più deluso le aspettative dei turisti: a far storcere il naso, sulla base dell’analisi dei giudizi, sono le lunghe code da affrontare prima di accedere all’edificio, spesso anche solo per scattare una foto con la famosa statua.
La questione riguardante la gestione del numeroso flusso di turisti ha coinvolto in primo luogo l’Amministrazione comunale che, già a novembre ha avviato un’importante sperimentazione degli ingressi al Cortile e alla Casa di Giulietta, agevolando il passaggio di visitatori entranti e uscenti, in ordine e sicurezza.
La soluzione prevedeva il trasferimento temporaneo dell’ingresso al Cortile di Giulietta dal Teatro Nuovo in piazzetta Navona nel periodo natalizio e a cavallo di San Valentino. Per accedere al Cortile o al museo, i visitatori proseguivano seguendo le indicazioni dal foyer del Teatro Nuovo fino al retro dell’edificio, noto anche col nome di Piccolo Teatro di Giulietta, antistante al balcone più celebre del mondo. Quindi ingresso da Piazza Navona e uscita in via Cappello. Il risultato? Un successo per turisti e guide, ma anche per commercianti e residenti. Mentre l’amministrazione lavora per rendere questa sperimentazione la soluzione definitiva, spunta però un’idea da parte dell’Ordine degli architetti: un quadrilatero per risolvere l’ingorgo del Cortile e aumentare permanenza e numero di flussi turistici allargando il perimetro di visita.
Un’isola, quindi, compresa tra via Cappello, piazza dei Signori, via Nizza e via Pescheria Vecchia “che metta in rete tutte le sue corti, le sue torri, le strade, le piazze, gli edifici storici e i giardini’’, come afferma Marco Ardielli, architetto scaligero, direttore del Master in Urban Heritage and Global Tourism dello Iuav di Venezia.
Ma in tutto questo marasma di idee cosa ne pensano gli albergatori? Quali sono i criteri da tenere in considerazione per rendere davvero l’esperienza turistica maggiormente fruibile e soddisfacente?
Per la Cronaca di Verona abbiamo intervistato Giulio Cavara, presidente dell’Associazione Albergatori che ci ha illustrato il suo punto di vista.
Cos’è importante tenere in considerazione, dal punto di vista turistico, per rendere questo luogo culturale maggiormente accessibile?
L’attrazione che ha creato la storia di Giulietta e Romeo è indubbia. La maggior parte dei turisti che visitano Verona sono affascinati da questa vicenda che evidentemente ha il suo punto maggiore all’interno della Casa e del Cortile. È chiaro che la mole di turisti sia stanziale, ma anche il turismo “mordi e fuggi’’ ha numeri importanti e questo rende inevitabile la ressa. Non è facile regolamentare questo flusso, ma credo sia importante che l’Amministrazione continui ad impegnarsi su questo fronte. Sono fiducioso che si troverà una soluzione.

Molto spesso i turisti si lamentano per le code infinite e per gli ingorghi che si creano soprattutto in via Mazzini. Quale sarebbe, secondo lei, la soluzione migliore per evitare questo disagio?
Per dare consigli serve sicuramente una conoscenza approfondita degli spazi pubblici e privati. Quello che noi albergatori consigliamo di fare è sicuramente effettuare la prenotazione prima di recarsi nel sito. Dal punto di vista delle soluzioni mi auguro che i privati abbiamo una visione lungimirante della situazione, disponibilità e buon senso sono la chiave per capire che questo sito oltre che a renderci famosi in tutto il mondo ci porta anche molte risorse. Se sapessimo gestire al meglio le nostre eccellenze locali sarebbe già un ottimo risultato.
Cosa ne pensa della proposta giunta dall’Ordine degli Architetti?
La proposta va valutata con attenzione, penso che il grande problema sia mettere d’accordo, ancora una volta, i privati. Questo è il grande limite per la regolamentazione di questa criticità.
Per gli albergatori questo luogo porta sicuramente molti turisti nelle zone centrali o limitrofe all’area della Casa di Giulietta. Avrebbe senso creare una collaborazione tra Comune e Associazione Albergatori per trovare soluzioni ad hoc per il turista?
Gli ospiti delle strutture alberghiere molto spesso, attraverso la prenotazione al sito, rimangono contenti, le aspettative vengono soddisfatte ed è una soluzione utile per contenere i tempi di attesa. È chiaro però che se il flusso è molto alto i numeri rimangono difficili da gestire. In quanto albergatori e lavorando con i turisti possiamo sicuramente dare un contributo in termini propositivi, spetterà poi all’Amministrazione e agli esperti cercare la strategia migliore. Noi, quando siamo chiamati ai tavoli, rispondiamo sempre!

Francesca Brunelli