Giuliano Brentegani è l’autore di “LOFOTEN: DIARIO DI BORDO”. Amante della montagna e dei paesi scandinavi, Giuliano è tra i libri da sempre.
“Diciamo che scrivere è una passione che ha radici lontane. – inizia a raccontare l’autore – Sin da bambino divoravo ogni sorta di albo, ma è dall’adolescenza che mi si è aperto un mondo con le letture di Agatha Christie: da quel momento gialli e thriller hanno sempre fatto parte di me, alimentando sempre più la mia passione per la scrittura creativa.”
Ha scritto tre libri, partiamo da LA SETTIMA DONNA.
“É un romanzo suspense gotico particolare, che intreccia eventi storici realmente accaduti con la pura narrazione. Tutto parte da un processo per stregoneria nel 1629 per arrivare sino ai giorni nostri quando la protagonista Caitriona giunge nella città di Verona, alla ricerca del Malleus maleficarum, il testo utilizzato dalla Santa Inquisizione nei processi contro le streghe. Da qui partono una serie di domande: perché proprio quel libro? Perché l’edizione conservata nella città scaligera? E cosa c’entrano le vite di sei donne vissute nel passato con la sua? Fondamentale sarà l’incontro con Francesco, il bibliotecario che lavora dove è custodito il prezioso volume. Ma sarà sufficiente questo incontro per salvarle la vita?”
Un testo che ha vinto numerosi premi, oltre che essere stata scelta per una rappresentazione cinematografica
“La settima donna” mi ha portato molta fortuna: ha vinto il Premio letterario internazionale “Il Picchio 2020” ed è arrivato terzo al Concorso ”Una storia per il cinema”, vincendo la stesura della sceneggiatura cinematografica a cura della grandissima Valentina Innocenti, in attesa di diventare film.”
Poi arriva IL RUMORE DELLE PIETRE BAGNATE
“Nel 2021 arriva il thriller ambientato nelle isole Lofoten norvegesi. L’archiviazione del caso sulla morte di una famosa scalatrice non convince l’ispettore Jesper Fløgstad. A pochi giorni dalla chiusura delle indagini inizia un turbinio di decessi, all’apparenza casuali. Ma sarà davvero così? L’ostinato ispettore inizierà una personale battaglia che finirà per trascinarlo, assieme alla sua compagna Guri, in un vortice di eventi inaspettati. E nessuno potrà più sentirsi al sicuro.”
Ed arriviamo al racconto di viaggio “LOFOTEN: DIARIO DI BORDO”.
“Sentivo che dovevo scrivere ancora qualcosa sulle indomite isole norvegesi. Avevo il cuore che traboccava di troppa bellezza per racchiuderla “solo” in un romanzo. Così ho dato vita a quello che ho definito un “racconto turistico”: un volume ricco di foto in cui a fare la parte del leone è il racconto di viaggio della mia esperienza oltre il Circolo Polare Artico, ma in cui il lettore troverà anche preziosissime informazioni turistiche.”
Cos’è per lei un libro, visto anche il suo mestiere da bibliotecario?
“Per rispondere userò le parole che ho messo in bocca a Francesco, il bibliotecario co-protagonista de “La settima donna”: “Chissà quante mani mi avranno toccato. E quanti occhi si saranno posati su di me: occhi chiari, occhi scuri… occhi sinceri e occhi bugiardi… occhi buoni e occhi malvagi. E chissà poi se avranno parlato bene o male di me. Chissà. Però anch’io ho visto tante persone, tante vite e tanti luoghi mi hanno fatto compagnia. Se solo potessi parlare… quante cose avrei da dire!” Questo è ciò che penso ogni volta che prendo un libro in mano.»
Gianfranco Iovino