Giulia e Claudia, nel nome del padre – di Stefania Tessari “Siamo vignaiole, come ci hanno insegnato il nonno e il papà. Venite a trovarci”

Un’azienda che si declina al femminile plurale. Vini 100% “made by women”. Una culla di sogni e ambizioni… da imbottigliare. Un luogo dove sentirsi a casa. Ecco di cosa è intessuta la storia di queste due giovani imprenditrici, che hanno costruito una realtà aziendale sospinte e guidate dalla saggezza di chi non c’è più. Un padre che ha lasciato un vuoto incolmabile, ma anche la saggezza e la grinta di insegnamenti preziosi. Insegnamenti, o meglio “segreti”, che Giulia e Claudia Benazzoli hanno valorizzato, dando vita al presente di “Benazzoli WInery”. Un presente che profuma di “mani abituate ad accarezzare i tralci”. Perché, come ci ricorda Giulia Benazzoli, “il vino… non è una bevanda qualsiasi”

Chi sono le sorelle Benazzoli?
Siamo Giulia e Claudia Benazzoli, due sorelle che di mestiere fanno le vignaiole. Crediamo in una nuova generazione di giovani viticoltori che portano il loro personale modo di essere in questa attività. Un modo nuovo e internazionale ma con solide basi nel passato, che ha il mondo come confine ma non dimentica le tradizioni di casa.

Qual è il segreto dei vostri vini?
Il segreto dei nostri vini è quello che c’è dietro l’etichetta, il lavoro che viene prima e che ha a che fare con la curiosità, la scoperta e l’amore.

Chi vi ha trasmesso questo “segreto”?
Nostro nonno e nostro padre ci hanno insegnato che essere viticoltori vuol dire questo, e vuol dire soprattutto avere rispetto. Rispetto delle tradizioni, di una vita autentica scandita dal ritmo della natura e che ha il profumo di mani abituate ad accarezzare i tralci. Rispetto del territorio, con i suoi profumi, i suoi prodotti e le sue persone.

Qual è il vino che meglio rappresenta questi valori e questi profumi?
Ora il nostro tempo e il nostro amore è dedicato al nostro Valpolicella Superiore, ultimo vino che abbiamo creato insieme a nostro padre. Al suo interno si sente la grinta e il sapere di un uomo che ha dedicato tutto sé stesso alla sua famiglia e al suo lavoro.

Come descrivereste il vostro modo di essere vignaiole?
Ora facciamo questo mestiere con la creatività e la caparbietà di cui solo noi donne siamo capaci, in armonia con gli elementi naturali che parlano al femminile. La terra, l’acqua, la vigna, la luce, l’uva.

Che ruolo hanno, per voi, le piattaforme social?
Usiamo i social e crediamo in queste forti piattaforme mondiali. Le usiamo, però, in maniera consapevole e autentica. Ci piace raccontare la nostra quotidianità di vignaiole e scambiarci idee ed esperienze con la nostra community. Perché il vino non è una bevanda qualsiasi, va apprezzato, gustato e soprattutto condiviso con gli altri.

Progetti per il futuro?
Abbiamo costruito il nostro nuovo wine shop. È qui che aspettiamo chi ci vuole conoscere, sempre pronte ad aprire la porta per far conoscere i nostri vini e per una visita alla cantina. E chissà, magari per una bicchierata in compagnia all’ombra del nostro vigneto.