«I tagli saranno soltanto amministrativi e porteranno un risparmio di 90 milioni di euro». E’ stata presentata così la nascita della nuova Ulss 9, unità sanitaria unica per la provincia di Verona, che servirà oltre 900.000 abitanti con circa 2.200 posti letto. Uno degli obiettivi dichiarati è «abbattere le liste d’attesa», attraverso un Cup unico al quale può accedere direttamente il medico di base. La riforma regionale che ha portato ad una riduzione delle Ulss è diventata realtà con l’anno nuovo. In provincia di Verona si passa da tre ad un’unica Ulss con sede legale in via Valverde 42. Per la Ulss veronese, la guida scelta è quella di Pietro Girardi, coadiuvato dal direttore amministrativo Giuseppe Cenci, dal direttore sanitario Denise Signorelli e dal direttore servizi socio sanitari Raffaele Grottola. Per i cittadini nulla cambia dato che ospedali e servizi restano, si legge nella presentazione della Ulss Scaligera, la rete ospedaliera e distrettuale non viene toccata, ed è integrata con l’assistenza territoriale, medicine di gruppo, ospedali di comunità, hospice e unità riabilitative territoriali. Sono previsti un programma per la riduzione delle liste d’attesa e il completamento del fascicolo sanitario elettronico, che agevolerà diagnosi più veloci e ridurrà esami inutili. “I pazienti non si accorgeranno di nulla – ha dichiarato Pietro Girardi – dato che tutti i servizi territoriali restano invariati. Avere più di un ospedale ci consentirà una maggiore flessibilità. È questa un’occasione per riorganizzare e rendere più efficiente la sanità veneta”.