Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione Appello di Legambiente, Italia Nostra e WWF al Consiglio regionale: "Al Veneto serve più suolo e natura".

Ieri si è celebrata la trentesima Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e, come certifica ISpra, anche il nostro territorio presenta evidenti segni di degrado che si manifesta in forma diverse, dall’erosione alla salinizzazione, dalla compattazione alla contaminazione e all’impermeabilizzazione.

Condizioni che, vista anche l’aggravarsi della crisi climatica, mettono a rischio i servizi essenziali per la vita umana che il suolo offre, in primo luogo la produzione agricola, ma anche la capacità di contenere i corsi d’acqua e contribuire alla gestione delle risorse idriche e di conservare in maniera permanente la CO2 in eccesso.

Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione

“Un quarto della biodiversità del nostro pianeta è contenuto nel suolo e se il suolo naturale continua a essere consumato o si degrada, rischiamo di contribuire negativamente al processo di desertificazione che sta intaccando il nostro inestimabile patrimonio naturale. Non è un caso se proprio ieri – dichiarano Legambiente, Italia Nostra e WWF – il Consiglio dell’Ue abbia definitivamente adottato la legge europea per il ripristino della natura (Nature Restoration Law) che fissa obiettivi giuridicamente vincolanti per ripristinare il 20% degli ecosistemi terrestri e marini degradati dell’UE entro il 2030”.

È su questa necessità di un futuro che veda il suolo e la natura al centro dell’attenzione dell’agire politico ed amministrativo, che i coordinamenti regionali delle associazioni ambientaliste Legambiente Italia Nostra e WWF, hanno da tempo avviato un percorso comune per sollecitare ogni azione utile alla tutela del suolo del Veneto che possa avere ricadute positive sulla qualità del territorio, sulla sua salvaguardia e sul suo risanamento. Un lavoro comune che ha portato Legambiente, Italia Nostra e WWF ad  elaborare considerazioni ed emendamenti al progetto di legge “PDL 244 – Veneto Sostenibile” finalizzato proprio alla definizione di un Testo Unico in materia di governo del territorio e di tutela del paesaggio e il cui iter legislativo è stato avviato recentemente con l’esame da parte delle Commissioni Consiliari competenti.

Il commento

Il testo proposto non ci convince affatto, ma l’occasione offerta dalla discussione di questo Progetto di legge potrebbe essere davvero importante – commentano i vertici regionali delle tre associazioni ambientaliste – perché oltre a riordinare e sfoltire la legislazione regionale vigente, può servire per riflettere e fare un bilancio sulla funzionalità delle norme e degli strumenti esistenti che, dati alla mano, è bene ricordare, non hanno prodotto risultati apprezzabili ed utili a contenere il galoppante consumo di suolo del Veneto”.

Una discussione a cui Legambiente, Italia Nostra e WWF desiderano prendere parte dopo aver formalmente depositato il 15 marzo scorso le proprie osservazioni all’attenzione della II Commissione Consiliare presieduta dalla Consigliera Silvia Rizzotto, che è alle prese proprio in queste settimane con l’esame del Pdl 244. Gli ambientalisti chiedono di essere ascoltati prima che l’iter legislativo prosegua approdando in Consiglio regionale, ma la II Commissione non ha purtroppo ancora risposto alla richiesta di audizione ribadita formalmente anche qualche settimana fa.

“Restiamo fermamente desiderosi e convinti della necessità di discutere insieme il Pdl 244 – concludono gli ambientalisti – perché  una discussione leale, democratica e trasversale in materia di gestione del territorio deve coinvolgere tutti i soggetti interessati: la lotta contro la desertificazione, sostenuta anche dall’ONU, assieme ai nuovi obiettivi previsti dalla Legge Europea sul ripristino della natura approvata ieri dal Consiglio Ue, devono diventare impegni collettivi e trasversali per una corretta gestione del territorio come risorsa più preziosa e indispensabile alla vita degli esseri umani. Il nostro desiderio è quello di contribuire a superare le incongruenze e le eccessive deroghe previste della normativa attuale, per disegnare un Veneto del futuro con più suolo e più natura a beneficio del clima e del paesaggio di tutti”.