Giornata mondiale dell’acqua “Pnrr, completare il collettore” L’iniziativa guidata da Acque Veronesi coinvolgerà molti Comuni Mantovanelli: “L’edizione di quest’anno è dedicata al tema della pace”

Da oltre dieci anni un appuntamento fisso per la città di Verona per coinvolgere e sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua, promuovendone una cultura rispettosa, attraverso comportamenti virtuosi e responsabili. Un evento, celebrato in tutto il mondo il 22 marzo, che da quest’anno, grazie ad un’iniziativa ideata da Acque Veronesi, coinvolgerà anche numerosi Comuni della provincia scaligera. L’evento istituito dall’Onu nel 1993 e che quest’anno ha come tema portante “Water for Peace” (Acqua per la Pace), è stato presentato da Roberto Mantovanelli, presidente di Acque Veronesi, Flavio Pasini, presidente della Provincia, Angelo Cresco presidente di Ags, il presidente di Ato (Consiglio di Bacino Veronese) Bruno Fanton e circa una ventina di sindaci dei Comuni della provincia di Verona. L’acqua può creare pace o innescare conflitti. Infatti, nei casi in cui l’acqua scarseggia o è inquinata, o quando le persone hanno un accesso ineguale o nullo, possono aumentare le tensioni tra comunità e i Paesi. Da qui, la decisione dell’Onu di improntare la manifestazione di quest’anno sui temi della pace e dell’ambiente. Acque Veronesi, come ogni anno, ha elaborato idee e progetti con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza su questi temi, ampliando il suo target a tutti i territori della provincia, grazie alla collaborazione di Ags, la multiutility che gestisce il servizio idrico in 20 Comuni del lago di Garda e del suo entroterra, di Ato Veronese, della Provincia di Verona e soprattutto di tutti i primi cittadini dei Comuni che hanno aderito all’iniziativa intitolata “La Città si tinge d’Azzurro”.
Il 22 marzo le principali location, i monumenti simbolo, le sedi dei Municipi dei Comuni veronesi si illumineranno di azzurro, “tinteggiando” le principali piazze delle città del colore dell’acqua. A Verona la sera del 22 marzo ad essere “rivestite” di azzurro saranno la Gran Guardia e la Loggia Vecchia.
Roberto Mantovanelli: “E’ necessario restare uniti e creare collaborazioni a tutti i livelli istituzionali per proteggere e tutelate questa preziosissima risorsa. Una partnership che Acque Veronesi porta avanti da anni con i territori, gli enti, le autorithy e gli organismi coinvolti.

“Acqua, investiti 47 milioni nel 2023”

“Con questa iniziativa, altre ne presenteremo nei prossimi giorni”, continua Mantovanelli, “ci impegniamo ad evidenziare messaggi legati alla sostenibilità, alla cooperazione, all’importanza dei numerosi ed importanti benefici che un ciclo dell’acqua ben funzionante e gestito può generare in termini di salute pubblica e di tutela ambientale. Ci prendiamo cura dell’acqua investendo milioni di euro ogni anno per ridurre le perdite di rete, garantire la qualità dell’acqua che arriva nelle case dei cittadini, realizzare e riammodernare depuratori ed impianti fognari che consentono di restituire all’ambiente la risorsa idrica. Nel solo 2023 abbiamo investito circa 47 milioni di euro”.
Flavio Pasini, presidente Provincia: “Verona e la sua provincia devono buona parte della loro fortuna, passata e presente, all’acqua. Dall’Adige al Garda, passando per canali, rogge e torrenti, dalla montagna alla pianura. Turismo, impresa, agricoltura. Acqua che non va sprecata ed acqua, come abbiamo visto anche in occasione del recente maltempo, che va gestita al meglio per la tutela dei cittadini e dei territori scaligeri”.
Angelo Cresco, presidente di Gardesana Servizi ha ribadito l’urgenza del Pnrr:”Il Governo non riuscirà a spendere tutti i fondi per il Pnrr Green ma a noi non danno i fondi per completare il collettore del Garda. Proseguiamo nella costruzione del nuovo collettore del Garda, abbiamo avviato i lavori in 4 tratti e, a breve, sarà messo a bando il quinto. Con questo nuovo lotto avremo esaurito i fondi a nostra disposizione per il collettore. Dobbiamo assolutamente scongiurare che rimanga un’opera incompiuta. Sarebbe inaccettabile che il Governo non fosse in grado di utilizzare i fondi del Pnrr mentre noi non potessimo concludere la più importante opera green e sostenibile”.