Il 5 Ottobre, si celebra la Giornata mondiale degli Insegnanti, voluta nel 1994 dall’UNESCO, l’Agenzia delle Nazioni Unite che promuove l’istruzione, la scienza e la cultura. Commemora le Organizzazioni di Insegnanti di tutto il mondo, con l’ambizioso obiettivo di mobilitare il sostegno a tale figura professionale e di garantire che le esigenze delle future generazioni continuino ad essere soddisfatte. Una figura, quella dell’insegnante, che si occupa non soltanto di favorire la trasmissione di conoscenze, ma anche della promozione della persona, sia in termini di educazione individuale, che sociale. Gli insegnanti concorrono infatti alla promozione dello sviluppo soggettivo ma anche socio-relazionale dei loro alunni. L’insegnante, può essere per il piccolo e giovane studente una sorta di caregiver, un modello, un punto di riferimento. Un compagno maggiore da imitare, con cui trascorre parte della quotidianità e che con le sue interazioni, verbali e non, può trasmette importanti aspettative ai suoi alunni e contribuire quindi a forgiarne l’autostima. Ricordo a tal proposito una frase esplicativa di Rita Levi-Montalcini “Le scelte di un giovane dipendono dalla sua inclinazione, ma anche dalla fortuna di incontrare un grande maestro”. Se ci chiedessimo quali sono stati i maestri o i professori che ci hanno “in-segnato” di più, probabilmente non avremmo dubbi nel rispondere e soprattutto a ricordare per quale motivo ci hanno lasciato “un segno”. Un insegnante competente dal punto di vista delle conoscenze ma anche e soprattutto capace dal punto di vista relazionale non si dimentica, e forse purtroppo ancor meno si dimentica uno negativo. Per tutti questi motivi e molti altri, questa figura deve essere oltre che valorizzata, messa nelle condizioni di poter svolgere al meglio la propria attività che è sì di insegnamento didattico, ma anche e soprattutto di vita. Non importa quanti anni abbiate: se non lo avete ancora incontrato sul vostro percorso, siete ancora in tempo per scegliere “il miglior insegnante” della vostra esistenza.
Sara Rosa (psicologa e psicoterapeuta)