Giornalisti in carcere. Per un corso Nove incontri con i ragazzi detenuti che hanno anche intervistato Sergio Pellissier

“E’ stata una bella iniziativa, sicuramente da ripetere, visto l’interesse mostrato dai ragazzi” ha detto la dottoressa Bregoli, direttrice della Casa circondariale di Montorio, al termine del corso, tenuto dalla Rappresentativa Giornalisti di Verona.
Non solo calcio, dunque, per la Selezione veronese che in passato era stata più volte all’interno del carcere per affrontare la squadra dei detenuti e li aveva anche coinvolti per un paio d’anni nel “torneo Mosconi e Bertoldi”.
“Questa volta abbiamo voluto differenziare la proposta, pensando che potesse essere interessante per i ragazzi all’interno del carcere, conoscere da vicino il nostro mondo”.
E così, ecco i nove incontri cui hanno partecipato Gianni Ballarini, Stefano Joppi, Matteo Scolari, Luca Corradi, Andrea Sperotti e Raffaele Tomelleri. “Abbiamo affrontato ogni tematica legata al giornalismo, dai cambiamenti della stampa, al linguaggio social, dalla costruzione di un servizio filmato alle interviste”.
Una decina i partecipanti, che hanno seguito con grande interesse e dialogato con i “docenti”, con osservazioni e interventi molto appropriati. “I ragazzi hanno avuto modo tra l’altro, di realizzare un’intervista vera, con un grande protagonista dello sport come Sergio Pellissier. E sono state quasi due ore di grande attenzione, cui è poi seguito un elaborato realizzato dai partecipanti. E anche per Pellissier si è trattato di un momento molto forte, perchè non capita spesso di essere a contatto con ragazzi, a volte soltanto più sfortunati di noi”.
Al termine, dunque, grande soddisfazione e anche la speranza di poter riprendere a ottobre, la serie di incontri. “Noi siamo disponibili – dicono i Giornalisti – perchè vorremmo dare profondità all’iniziativa. E perchè, in un futuro non lontanissimo, sarebbe bello poter guidare i ragazzi oggi detenuti alla realizzazione di un giornalino interno, sull’esempio di quanto accade nella Casa circondariale di Padova. Ne abbiamo parlato con i partecipanti agli incontri e tutti si sono detti entusiasti dell’idea. Diciamo che la redazione ci sarebbe già e potremmo davvero iniziare a pensare al percorso da compiere. Ovviamente, ne riparleremo con la dottoressa Bregoli, che ringraziamo per aver abbracciato da subito la nostra proposta”.
Un’iniziativa che giunge nel 30° anno di attività della Rappresentativa, che cerca di distinguersi non solo per i gol. “Anche questo fa parte del nostro percorso, come gli obiettivi di solidarietà che portiamo avanti da anni”.