Gioco d’azzardo, spesi 898 milioni Il rischio di finire nelle mani degli usurai: richiesti interessi dal 120 al 700 per cento

bertucco 18072022_TOMMASI_PRESENTAZIONE GIUNTA ©DANIELA MARTIN

La perdita del lavoro, l’aumento esponenziale del costo della vita, il lockdown e la dipendenza dal gioco d’azzardo. Verona fa i conti con l’usura, un fenomeno sempre più presente nel nostro territorio, con numeri in preoccupante crescita.
I dati dell’ufficio Antiusura, che dal 2006 tiene monitorata la situazione, confermano infatti un aumento, legato anche ai cambiamenti sociali e alla crisi economica.
Il gioco d’azzardo a Verona e Provincia lo scorso anno ha fatto registrare una spesa alquanto elevata.
Gioco d’azzardo. Rilevanti sono i dati relativi al 2021 sul gioco d’azzardo, elaborati sui quelli forniti dai Monopoli e dalla Lotterie Nazionali, sul giocato telematico e fisico. In totale in Provincia la spesa totale è di 898.645.691,32 euro, di cui 278.674.821,35 euro a Verona.
Sale giochi ed esercizi commerciali. Alcuni giochi si possono fare solo in presenza fisica, come le macchinette A.W.P. c.d. Slot, collocate in esercizi commerciali (bar, tabaccherie, edicole, ecc.) e, le macchinette V.L.T. (video lotterie telematiche) collocate esclusivamente in sale giochi. A Verona ci sono 22 sale giochi VLT con 296 macchinette e 250 esercizi commerciali con 1.083 macchinette AWP, mentre in Provincia 92 sale giochi VLT con 1.295 macchinette e 876 esercizi commerciali con 4.679 macchinette AWP.
A Verona la spesa per AWP (slot) è di 14.043.302,34 euro e per VLT 13.712.976,50 euro, per un totale di 27.756.278,84 euro. In Provincia invece il totale dei giochi fisici è di 150.828.153,61 euro.
Un altro dato rilevante riguarda le 55 possibilità di gioco dei “gratta e vinci”. Dai dati forniti dalle “lotterie nazionali” a Verona sono stati distribuiti 7.314.655 tagliandi per un totale di 42.919.800, mentre in Provincia i tagliandi distribuiti sono stati 26.948.470 per un importo di 159.883.200 euro.
Ad illustrare la situazione sono intervenuti questa mattina in sala Arazzi l’assessore al Bilancio e il responsabile dell’Ufficio Antiusura del Comune di Verona Damiano D’Angelo.
“L’usura da sempre è presente sul nostro territorio, e ultimamente si è rafforzata – ha sottolineato D’Angelo –. Invitiamo le persone coinvolte a venire da noi in Comune, perché se ne può parlare. Se poi vorranno fare denuncia, si procederà, andando dalla Polizia Giudiziaria, dalle forze di Polizia o dal Prefetto, tutti molto attenti a questo fenomeno. E’ inoltre fondamentale far sapere che dall’usura si può uscire senza rischi fisici, quelli riguardano l’estorsione. Le 10 denunce in corso, da reputarsi comunque un successo rispetto ai numeri bassissimi del passato”.
“Per i dati che abbiamo sono molte le persone che si rivolgono all’ufficio Antiusura del Comune – ha detto l’assessore -. E’ stato notato che, a causa della crisi economica e alle difficoltà che ci sono, è aumentato il numero delle persone che non sono in grado di rispondere ai requisiti bancari, rivolgendosi all’illegalità e di conseguenza all’usura. A questo poi si aggiunge anche un incremento dei soldi spesi ai giochi d’azzardo, dalle macchinette alle sale giochi, per un volume di milioni di euro, cifre che devono far riflettere’’.