Gioco d’azzardo, spesi 380 milioni. I dati sul portale del Comune I numeri forniti dalla Agenzia delle Dogane e Monopoli e dalle Lotterie nazionali

L’anno scorso i veronesi hanno speso per il gioco d’azzardo quasi 380 milioni di euro. I numeri, forniti dalla Agenzia delle Dogane e Monopoli e dalle Lotterie nazionali, sono pubblicati sul portale del Comune dall’Ufficio Antiusura che, come ogni anno, mette on line i dati statistici riguardanti l’azzardo a Verona e in tutti i Comuni della provincia.

Il valore complessivo dell’azzardo nella nostra città è dato dalla somma delle puntate fatte alle slot, alle VLT, ai giochi d’azzardo on line, per l’acquisto di Gratta e Vinci e di biglietti della lotteria. Quest’anno per la prima volta, il report tiene conto anche delle giocate on line che, nella nostra città, hanno superato gli 83 milioni e 712 mila euro di valore.

“La dipendenza dall’azzardo – dice l’assessore al Bilancio Francesca Toffali – è un elemento molto diffuso anche nella nostra città. I dati che l’Ufficio Antiusura pubblica ogni anno lo dimostrano: si tratta di un fenomeno che fa girare enormi quantità di denaro e che, molto spesso, mina con i suoi effetti le stesse famiglie. Tra l’altro il legame tra azzardo e usura, in alcuni casi, rischia di diventare stretto e particolarmente pericoloso: per questo, come Amministrazione, abbiamo pubblicato un opuscolo che mette in guardia dai rischi del gioco patologico. L’allarme non riguarda solo le slot, ma anche il gioco on line: c’è il rischio che questi mesi di chiusura delle attività abbiano spinto molte persone a tentare la fortuna con i giochi on line, un fenomeno in netta crescita negli ultimi anni. Una questione particolarmente rilevante con la crisi economica, in cui cresce la speranza di sistemare i problemi finanziari tentando la fortuna o rivolgendosi a facili, ma pericolosissimi prestiti usurai”.

A tutte le persone in difficoltà a causa dell’usura, il Comune mette a disposizione l’apposito sportello, al 2° piano di palazzo Barbieri, e il numero di telefono 045.8077088.

“Il gioco d’azzardo patologico – dice Damiano d’Angelo, responsabile dell’Ufficio Antiusura – può portare a chiedere prestiti anche agli usurai. Si tratta di una realtà non così rara per chi è vittima dell’azzardo. Ma dall’usura si può uscire: per questo abbiamo attivato questa linea diretta, che non passa dal centralino, e che garantisce la massima riservatezza a chi chiama. L’ufficio è impegnato nel raccomandare ai titolari di aziende, nel caso non ottenessero credito dal sistema legame, di non rivolgersi a quello illegale. Si impegna nel fornire ai cittadini interessati un punto di ascolto e le proprie consulenze per uscire dall’usura, in più collabora con le forze di Polizia allo scopo di denunciare eventuali responsabili di reato”

I dati pubblicati dall’Ufficio Antiusura mettono in evidenza anche le spese dei veronesi per i Gratta e Vinci. In città sono stati acquistati 5.737.310 tagliandi del Gratta e Vinci per una spesa complessiva di oltre 30 milioni e 600 mila euro. Entrambi i valori sono in lieve crescita rispetto al 2018, quando i veronesi spesero 29,9 milioni per i Gratta e Vinci.
A questo vanno aggiunte le lotterie tradizionali: nel 2019, sono stati acquistati a Verona 44.460 biglietti per un importo totale di 222.300 euro.
Complessivamente nel Comune di Verona c’è stata una spesa per i giochi, nel corso dell’anno scorso, 379.462.969 milioni di euro.