Gli appelli alla responsabilità sono caduti nel vuoto – afferma Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona – e si è arrivati comunque ad una crisi di Governo che per il momento il Presidente della Repubblica Mattarella ha congelato. Cosa pensare? Che probabilmente per questa classe di politici conti più il ‘gioco’ della politica, rispetto ai problemi reali del Paese, alla drammaticità di una situazione economica che andrebbe affrontata con coesione e senso civico, nel contesto di un patto tra tutte le forze politiche, unite nell’affrontare quella che è già una vera e propria emergenza. Non capisco, gli italiani non capiscono, e lo dimostrano ad ogni appuntamento elettorale, disertando le urne in percentuale sempre maggiore. La politica si interroghi e inizi a ragionare davvero sul significato di ‘res publica’, perché le tensioni sociali che stanno per prospettarsi, basti pensare a cosa sta accadendo in questi giorni a Roma con i tassisti, vanno anticipate e disinnescate con soluzioni concrete, serietà, lungimiranza”.
“Un tasso di inflazione corrispondente a quello di più di trent’anni fa – aggiunge il Presidente di Confartigianato Imprese Verona –, materie prime introvabili e proposte a prezzi indecenti, costi dell’energia e dei carburanti fuori controllo, speculazioni vergognose su ogni prodotto e servizio, mercati bloccati, fiducia di imprese e consumatori ai minimi storici. Di fronte a tutto ciò, noi piccoli imprenditori siamo allibiti e, questa volta va detto, vicini al limite ultimo dell’insofferenza, perché l’Italia affonda, mentre l’orchestrina politica continua a suonare la stessa identica canzone di sempre”.
“Sono a rischio – sottolinea ancora – gli impegni per risollevare gli imprenditori da questi due anni di crisi, per realizzare il Pnrr e le riforme, per affrontare il drammatico impatto della guerra in Ucraina su famiglie e imprese”.