In Italia nel 2018 si sono registrati 10.548 fallimenti. Si stima che se tali situazioni di crisi fossero state affrontate con un anticipo di 12-18 mesi, un 20-30% dei casi sarebbe potuto essere stato sottratto alle procedure fallimentari, salvando così, oltre l’azienda, tutto l’indotto ed i livelli occupazionali ad essa connessi. Questa funzione, tra pochi mesi la svolgeranno gli Organismi di Composizione della Crisi d’impresa la cui gestione sarà affidata alle Camere di Commercio. Se ne parla mercoledì 20, alle ore 17, nel seminario “Prevenire e gestire la crisi d’impresa. Il nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza”, organizzato dalla Camera di Commercio di Verona in collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili e con l’Ordine degli Avvocati di Verona. L’Ocri è stato introdotto dal nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. “Uno tra gli scopi della riforma, che affida alla Camere di Commercio un importante ruolo di prevenzione, – spiega Cesare Veneri, Segretario Generale della Camera di Commercio di Verona – è infatti quello di evitare che il ritardo nel percepire i segnali di crisi di un’impresa possa poi portare ad uno stato di crisi irreversibile”.