Mister, domani l’esordio in campionato. Siete pronti?
“Siamo prontissimi, soprattutto dal punto di vista emotivo. Oggi abbiamo fatto il primo vero allenamento tutti insieme, non avevamo mai avuto ancora la possibilità di trovarci come squadra al completo fino ad oggi. Stiamo aspettando di capire se riusciamo a completare il tesseramento di alcuni ragazzi. Per esempio ce ne sono un paio che hanno il cartellino all’estero, uno in America e l’altro in Germania. Qualche ragazzo ha dei problemi fisici, vediamo se saranno a disposizione. La prima partita sarà grande entusiasmo e tanta voglia di vedere quanta attenzione avremo intorno”.
Squadra composta da una ventina di ragazzi. Da dove vengono?
“Alcuni sono di Verona, poi 5/6 vengono da fuori. Da Catania, da Siena, Milano, Como, Frosinone e Ferrara. Poi Padova, Vicenza, Trento, un paio da Mantova. Ragazzi che fanno già dei sacrifici per venirsi ad allenare la sera, alcuni hanno preso questa decisione importante trasferendosi a Verona e cercando un lavoro qui. Si sono buttati a capofitto nel progetto come ha fatto il loro allenatore”.
Subito una partita impegnativa contro il VR Arena reduce da una vittoria per 8 – 4.
“Molto dipenderà da noi, ad oggi non sappiamo quanto possiamo tenere dal punto di vista fisico. Il grosso punto di domanda siamo noi. Il resto vedremo strada facendo quale sarà il livello del nostro campionato. Abbiamo giocatori che hanno fatto quasi tutti categorie superiori, qualcuno invece viene da un periodo di inattività. Non arriviamo da una situazione ideale, ci serve del tempo per avere la percezione di che squadra siamo e creare una nostra identità. Gli altri vengono dopo”.
Sabato allo stadio è atteso il tutto esaurito. È uno stimolo o una pressione ulteriore?
“Se diventa una pressione avere gente che è curiosa di venire a vederci, perdiamo di vista il bello del nostro sport. Poi certo un ragazzo giovane può non essere abituato a tutto questo clamore, però l’attenzione che abbiamo intorno è stimolante. È una fortuna essere in Terza Categoria e avere tutto questo pubblico. Vuol dire che l’impegno che ci stiamo mettendo, dal presidente ai ragazzi, la gente lo sta apprezzando”.
Questo è confermato dalla presenza del North Side 94, che ha deciso di seguirvi in questa nuova avventura.
“Mi fa veramente piacere, io non sono stato una bandiera del Chievo come lo è Pellissier, quindi non posso vendermi come uno che aveva questa società nel cuore. Sono stato di passaggio a Verona come tanti altri. Però il fatto che la maggior parte dei gruppi di tifosi ha capito che Sergio sta cercando di dare continuità a quella che è stata la sua vita calcistica, è una cosa che non ha precedenti. Ci sono grandi responsabilità, ma se uno vuole fare le cose per bene partendo dal basso senza nessun tipo di pensiero economico dietro, significa che alla base c’è solo un grande cuore”.
LA ROSA. Il nome più intrigante è sicuramente quello di un certo Sergio Pellissier, classe ‘79. Sì, proprio lui, il presidente che potrebbe scendere in campo, anche se sembra esclusa la sua presenza domani. Volto noto anche quello del portiere, Filippo Pavoni, cresciuto nel Chievo e l’anno scorso al Legnago.