Vedere per credere. Scomodiamo il famoso detto popolare per riassumere la sensazione di meraviglia che si prova nello scoprire giardini e aree verdi a due passi dal centro, dalla natura incontaminata e dal grande valore storico. Così come si resta a bocca aperta nel visitare giardini privati che sono veri e propri scrigni, la cui bellezza è difficile da descrivere. E’ questa l’esperienza che molti visitatori hanno potuto fare nel corso dell’iniziativa organizzata dall’associazione Giardini Aperti Veronetta con l’apertura straordinaria di 28 aree verdi pubbliche e private tra Veronetta, le Colombare e la zona della Biondella. Partenza dal parco Visconteo in via Castel San Pietro, area comunale di norma non aperta al pubblico il cui solo fatto di essere confinante con il giardino di Castel San Pietro ne aumenta le potenzialità. Da qui si è scesi al Giardino della tartaruga, che prende il nome dalla tartaruga che ripulisce il prato dalle foglie, sempre in via Castel san Pietro, di proprietà privata e di una bellezza, della passione e della dedizione della sua proprietaria. Dulcis in fundo, il parco di villa Francescatti, lungo la Salita Fontana del Ferro, uno dei giardini storici più importanti della città, secondo solo a Giardino Giusti, che varrebbe la pena di visitare anche solo per la bellezza delle ringhiere dei balconcini che danno sul sortile d’ingresso. Chiuso da diversi mesi, insieme alla Villa, il giardino è di proprietà della Curia ed è stato aperto grazie alla generosità del vescovo Domenico Pompili. La sistemazione dell’area è stata invece affidata ad Amia, che si è occupata della manutenzione dei giardini inseriti nell’iniziativa, e agli Angeli del Bello. Alla “prima” hanno partecipato gli assessori Federico Benini e Marta Ugolini. “Solo visitandoli di persona ci rende conto delle potenzialità di certi luoghi, penso ad esempio al parco Visconteo, su cui si può ragionare per nuove progettualità”, ha detto quest’ultima.
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