Presentata la mozione sul project di Amia. “No ad ingerenze e diktat dalla precedente amministrazione. I partiti della maggioranza sposino una linea comune a tutela dell’azienda e dei suoi dipendenti. La nostra battaglia condivisa anche da altri partiti”, ha dichiarato Mauro Bonato, il quale con i colleghi consiglieri comunali Roberto Simeoni della Lega Nord e Massimo Paci di Verona Domani, hanno illustrato in conferenza stampa i punti programmatici della mozione riguardante il project financing di Amia, che porta la prime firme proprio del consigliere ed ex deputato leghista Bonato e di Paci già presidente di Circoscrizione. “I punti salienti della nostra mozione prevedono di rivedere radicalmente i contenuti e le condizioni del progetto, ormai obsoleti e non più attuali – ha commentato Bonato – Chiediamo all’amministrazione di effettuare un nuovo studio di fattibilità più aggiornato, valutando con attenzione la possibilità di procedere con l’affidamento in house del servizio di rifiuti. Bene quindi l’idea di un tavolo permanente tra tutte le forze politiche della maggioranza a sostegno e a tutela di una realtà fondamentale e strategica per la nostra città qual’è Amia. Non ci faremo imporre diktat, né ci faremo dettare l’agenda dei lavori da esponenti della precedente amministrazione, in particolare dall’ex assessore delle Partecipate. Avevano avuto tutto il tempo per realizzare il loro progetto – afferma Bonato – dato che la prima stesura del piano risale al 2013, quella definitiva nel 2015, mentre il bando di gara è del 2016. La nostra è una battaglia per il bene della città e per la salvaguardia di un patrimonio in termini di efficienza ed operatività di tutti i veronesi. Per questo, tutti i partiti hanno deciso di sposarla e condividerla, firmando la mozione: i consiglieri Padovani e Banini (Pd), Bertucco (Sinistra in Comune), Gennari (M5s). Questa battaglia è riuscita a compattare tutti i sindacati dell’azienda, da destra a sinistra, ed è la prima volta che succede. Oltre mille lavoratori e le rispettive famiglie stanno seguendo con attenzione la delicata vicenda e lunedì le Rsu hanno chiesto un incontro con tutti i capigruppo”. “Il project financing presentato dalla precedente amministrazione non sembra possedere quei requisiti di garanzie, tutele e certezze, né per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, né per le sorti di circa un migliaio di dipendenti – ha dichiarato Paci – Un settore di tale importanza per l’ambiente, la vivibilità ed il decoro urbano di Verona, non può essere lasciato in balìa di incognite e percorsi amministrativi poco chiari che potrebbero metterne a rischio l’efficienza e i posti di lavoro”. “La mozione impegna l’attuale amministrazione alla nomina di un’apposita commissione composta da esperti dedicata alla questione” ha concluso il consigliere Simeoni.