Incarichi, lavoro e incassi in forte calo per i geometri veronesi. Il dato emerge dalla ricerca qualitativa, realizzata tramite questionario, che il Collegio Geometri e Geometri Laureati di Verona ha proposto, fin dall’inizio dell’emergenza, ai propri associati. L’obiettivo è fare una fotografia della reale situazione, delle necessità e delle aspettative dei professionisti geometri scaligeri e, di conseguenza, dei settori ad essi collegati, in primis quello delle costruzioni. L’analisi dei dati ha restituito che per la totalità dei geometri veronesi, l’attuale situazione avrà ripercussioni negative sull’attività e che per il 45% degli intervistati, nelle prossime settimane, incarichi, lavoro e incassi diminuiranno di oltre il 60%.
Al questionario hanno risposto 745 iscritti al Collegio, circa 2/3 di quelli che svolgono attività libero professionale tra città e provincia. È la prima volta, quantomeno in Veneto, che viene fornita un’indagine così dettagliata del sentiment di questa categoria di professionisti, chiamata a confrontarsi con l’emergenza Coronavirus.
Oltre a chi valuta la diminuzione di attività e incassi superiore al 60%, c’è un ulteriore 36% di intervistati che prevede un calo di lavoro fino al 50%. Riduzione determinata da diversi fattori: le limitazioni a incontrare i clienti in studio o fuori, viste le restrizioni per le trasferte, le difficoltà per proseguire con le attività di cantiere, per i quali la normativa dei Dpcm non è sempre chiara, la complessità dei rapporti con le Pubbliche amministrazioni che, in questo periodo, dispongono di uffici tecnici difficilmente raggiungibili e, quasi esclusivamente, tramite Pec.
“Abbiamo voluto avviare questa ricerca tra i nostri professionisti associati – spiega Fiorenzo Furlani, presidente del Collegio Geometri di Verona – per avere una fotografia precisa di quali sono gli effetti di questa emergenza sulla nostra categoria, per comprenderne necessità e problemi e, di conseguenza, per mettere in campo risposte adeguate. Questa indagine, infatti, verrà condivisa con le nostre Istituzioni Nazionali, cioè Consiglio e Cassa, per essere loro di concreto supporto”.