«Sono stato l’ultimo segretario cittadino di FI eletto e ora sono tornato a casa». Matteo Gasparato ha spiegato così il suo rientro nella famiglia di Silvio Berlusconi. Il presidente del Consorzio Zai, storico esponente forzista e già consigliere comunale, poi nella Lista di Flavio Tosi e quindi con la componente di Verona Domani da lui formata con Stefano Casali, a sostegno del sindaco Federico Sboarina, è ritornato in Forza Italia diventando subito il coordinatore cittadino. E all’hotel Due Torri, hanno risposto all’appello di Davide Bendinelli, coordinatore provinciale, sindaco di Garda, che ha invitato Adriano Paroli, già sindaco di Brescia, commissario regionale del Veneto di Forza Italia. Il quale sta ristrutturando il partito in regione e creando i nuovi quadri. E Gasparato avrà il suo bel da fare visto che l’11 giugno, al primo turno delle amministrative ha messo insieme il 3,42 per cento, anche se alle politiche nazionali conterà molto di più l’appeal dell’ex Cavaliere e la riforma elettorale. «Forza Italia c’è e vuole tornare a essere un partito di riferimento nel centrodestra per tanti cittadini, con i suoi ideali e le sue regole, e con tanti amministratori, a cominciare da quelli del Comune di Verona, a sostegno del sindaco Sboarina», ha detto Paroli. Ad ascoltare c’erano il vicepresidente del Consiglio regionale Massimo Giorgetti, di FI, i consiglieri di FI Macario, Velardi, Bianchini, esponenti dell’area di Gasparato e Casali – in Comune nel gruppo Battiti Verona Domani – come gli assessori Rando e Briani, i consiglieri come Paci, Drudi, la neouscita dai tosiani Anna Leso (in FI dagli esordi, con Gasparato), l’ex consigliere tosiano Spangaro, e poi Giuseppe Venturini, Elio Nicito, Edoardo Lana, Germano Zanella, Giancarlo Conta, Massimo Mariotti, Bruno Tacchella. E Marco Giorlo, ex tosiano, ex assessore e già candidato sindaco.