Gasparato: “Così sarà la Marangona” Il presidente del Consorzio Zai spiega gli insediamenti previsti: “Non ci sarà soltanto logistica”

“La Marangona non sarà soltanto terreno per la logistica. Questo era già previsto dal Masterplan del 2020. Qui nasceranno iniziative all’avanguardia di ricerca e innovazione. E l’attenzione all’ambiente è un nostro impegno quotidiano: spostiamo merci dai camion alla ferrovia con un risparmio enorme sui costi ambientali e contenimento di smog. Ora con il via libera all’accordo di programma possiamo procedere con lo sviluppo di Corte Alberti, ferma dal 2019”. E con l’acquisizione di nuovi terreni”.
Matteo Gasparato, presidente del Consorzio Zai, il giorno dopo l’approvazione della delibera che approva lo sviluppo della Marangona su un’area di un milione e mezzo di metri quadrati, rompe il silenzio e spiega alla Cronaca di Verona che cosa diventerà questa zona produttiva, rispondendo anche alle perplessità emerse durante il dibattito politico.
“Il nostro direttivo del Consorzio Zai, così come quello precedente, ha lavorato per la città dando incarico già nel 2020 ai professionisti Saturni e Conta di preparare un Masterplan per lo sviluppo della Marangona che non prevedesse soltanto la logistica. Questo punto, che è stato molto ripreso durante il dibattito, era già una delle nostre convinzioni: la Marangona non può essere un’area monofunzionale perché se il mercato domani dovesse cambiare, sarebbe un problema”.
-Il Masterplan può essere modificato? Sono previsti due ambiti per la logistica, può esserci invece solo Corte Alberti?
“Certo che il Masterplan può essere modificato in accordo con il Comune. Quello predisposto da Saturni e Conta è già un’ottima base di partenza. Si vuole la logistica solo a Corte Alberti? Vedremo se sarà possibile, perché per esempio già adesso nel Quadrante Europa non abbiamo più spazio per gli spedizionieri. E va ricordato che nel 1975 la legge dello Stato che istituisce il Consorzio Zai prevede che la Marangona sia un ambito di sviluppo del Quadrante, secondo interporto d’Europa”.
-Le raccomandazioni del Comune che vanno a integrare l’Accordo di programma?
“Sono indirizzi che portano a una rivisitazione del Masterplan e molte le accoglieremo sicuramente. Siamo d’accordo sulle piste ciclabili tra i forti, limitare le altezze dei capannoni va bene anche se già oggi non sono molto elevate, l’ipotesi di portare la ferrovia nella Marangona ci trova assolutamente favorevoli. Alcuni capannoni saranno all’avanguardia dal punto di vista ambientale. E poi i due ambiti di Ca’ Perina e Trezza sono riservati a innovazione e ricerca: abbiamo previsto uno sviluppo sotto la copertura del terreno, così da evitare la cementificazione di superficie, con spazi architettonici che riproducono le dune del deserto. Qui sotto possono essere ospitati hub di ricerca e data center per la digitalizzazione.”
-C’è spazio anche per strutture legate al divertimento?
“Sì, abbiamo pensato a una seconda Arena, coperta, per ospitare spettacoli tutto l’anno per musica e spettacoli. Tutte iniziative che saranno concordate con il Comune. E ringrazio le amministrazioni Sboarina e Tommasi, la vicesindaca Bissoli e tutti quanti hanno contribuito al dibattito”.

mbatt.