“Sono alla fine del mio mandato, sono stati cinque anni sfidanti ed emozionanti, restituisco a Verona un teatro risanato”. Così, con una frase che è risuonata come un congedo, la sovrintendente dalla Fondazione Arena Cecilia Gasdia ha concluso la conferenza stampa a Roma di fronte alla stampa estera nella quale ha voluto presentare le opere e i cast della stagione estiva 2023 in Arena, anno del centenario di attività del Festival lirico. Un lungo intervento, quello della Gasdia, nel quale la sovrintendente ha ricordato con orgoglio non solo la sua carriera artistica proprio in Arena, ma il fatto che la sua città le abbia affidato il più prestigioso teatro all’aperto per risanarlo e rimetterlo in linea di galleggiamento. Missione che lei ha ritenuto di aver compiuto al meglio, rilanciando il bel canto, riportando artisti di fama internazionale e dando spazio ai giovani emergenti che saranno presenti anche nei vari cast di quest’anno.”Venite a gioir con noi”, ha detto Gasdia “con le grandi stelle sul palco e nel cielo dell’Arena”. Anni difficili quelli attraversati dalla Gasdia, sia per i problemi di bilancio, sia per la pandemia da Covid, ma per il Centenario ci sarà un programma particolarmente ricco: 8 allestimenti invece dei tradizionali 5 e 5 eventi speciali con Roberto Bolle, Placido Domingo, Kaufmann, Florez e il concerto del coro e orchestra del Teatro alla Scala diretti da Riccardo Chailly. E ad aprire la stagione, il 16 giugno con Aida, sarà il soprano russo Anna Netrebko, la migliore al mondo attualmente in questo ruolo, tornata di recente al centro di polemiche: ad Arezzo è stata contestata la sua partecipazione in quanto russa e quindi, di conseguenza secondo alcuni, vicina a Putin. E pertanto secondo alcuni ai russi dovrebbe essere vietato perfino di cantare. Così è nato il caso in Toscana, visto che la Netrebko il 7 febbraio si deve esibire al teatro Petrarca di Arezzo.
La richiesta di non farla cantare è arrivata dalla locale comunità ucraina con una petizione supportata anche da qualche firma italiana. Del resto la Netrebko, che è naturalizzata austriaca e in passato aveva fatto una generosa donazione al teatro di Donetsk, città annessa da Mosca, ha però anche già prodotto ampie spiegazioni e scuse: “Condanno espressamente la guerra contro l’Ucraina e il mio pensiero va alle vittime. Riconosco e mi rammarico che alcune mie azioni o dichiarazioni possano a volte essere state male interpretate”.
Dal 16 giugno e fino al 9 settembre andrà quindi in scena una vera antologia dei titoli e degli allestimenti più amati dal pubblico areniano in una parata irripetibile della storia del teatro.
Aida di Verdi, nuova produzione di Stefano Poda dal 16 giugno.
Carmen di Bizet, regia di Franco Zeffirelli dal 23 giugno.
Il Barbiere di Siviglia di Rossini secondo Hugo de Ana dal 24 giugno.
Rigoletto di Verdi in un nuovo allestimento dal 1° luglio,
La Traviata di Verdi nella produzione di Franco Zeffirelli dall’8 luglio.
Nabucco di Verdi, regia di Gianfranco de Bosio dal 15 luglio.
Tosca di Puccini nell’allestimento di Hugo de Ana dal 29 luglio.
Madama Butterfly di Puccini secondo Franco Zeffirelli dal 12 agosto.
Tra le voci più importanti, Anna Netrebko e Yusif Eyvazov per l’apertura con la nuova Aida in mondovisione il 16 giugno; stelle come Piotr Beczała, Asmik Grigorian, Christian Van Horn al loro debutto; artisti tra i più acclamati nel panorama internazionale.
Tommasi accelera e apre la selezione. Esclusa ogni proroga. “Criteri di trasparenza e competenza”. Ma il Ministero lo frena
Non ci sarà una proroga del mandato di Cecilia Gasdia, sovrintendente della Fondazione Arena, scaduta nei giorni scorsi. Lo ha fatto capire innanzi tutto la sovrintendente stessa, ieri in conferenza stampa a Roma davanti ai giornalisti delle testate internazionali, spiegando di essere a fine mandato, ma soprattutto il sindaco e presidente Damiano Tommasi ha deciso di accelerare il rinnovo dell’ente.
Come anticipato da La Cronaca di Verona nei giorni scorsi, Tommasi ha deciso di aprire una manifestazione di interesse, una sorta di casting per trovare le figure più adatte per il successore di Cecilia Gasdia, politicamente sempre schierata con Fratelli d’Italia e non in sintonia quindi con la nuova amministrazione di Palazzo Barbieri.
Per questo il sindaco/presidente ha comunicato al ministero e ai soci la nuova modalità per procedere alla individuazione del nuovo sovrintendente da indicare e proporre poi al Consiglio di indirizzo per la valutazione finale e la successiva proposta al ministro.
Il metodo, spiega Tommasi, è quello di seguire i principi di “trasparenza e competenza” e per realizzare questo percorso la strada è quella di richiedere pubblicamente le candidature e le manifestazioni di interesse che però, attenzione, dovranno essere sostenute da progetti di sviluppo per la Fondazione Arena.
Di conseguenza, al più presto, cioè in queste ore, il sindaco/presidente pubblicherà una manifestazione di interesse con garanzia di riservatezza rivolta a tutti coloro che possono essere interessati a ricoprire l’incarico di sovrintendente della Fondazione Arena. Dovranno avere specifica e adeguata competenza nel settore, comprovata esperienza nella gestione di eventi musicali e produrre un programma con gli obiettivi principali per i prossimi cinque anni della Fondazione Arena.
Alla luce di tutto questo, Tommasi ha sollecitato ministero e soci a rispondere in tempi brevi, vale a dire entro lunedì 6. Un chiaro segnale di volontà di accelerare il rinnovo dei vertici della Fondazioneda parte del sindaco, senza lasciare spazio a tempi troppo dilatati nei quali potrebbero inserirsi tentativi di proroghe ufficiali o decreti di nomina per un solo anno, giusto per gestire il Centenario.
Per questo dopo aver raccolto le varie manifestazioni d’interesse, la scelta del nuovo sovrintendente dovrà essere rapida.
Tempi stretti quindi anche per la nomina dei componenti del nuovo Consiglio di indirizzo: Tommasi ha sollecitato il Ministero a presentare il nominativo del proprio rappresentante, la Regione potrebbe cambiare Maestrelli (forse con Federico Pupo, trevigiano, già direttore artistico del Salieri di Legnago), Riello sarà confermato per la Camera di commercio, l’imprenditrice Marilisa Allegrini per il Comune, mentre Generali non sarà più della partita, quindi si libererà il posto di Davide Croff. Il Comune a quel punto avrebbe a disposizione un posto in più, prezioso per i riequilibri politici e la scelta ricadrebbe su un’altra donna, di grande competenza come Laura Och, direttrice del Conservatorio Dall’Abaco. Si aprirebbe invece un problema sul fronte contabile, perché l’assenza di Generali (ex Cattolica) vorrebbe dire oltre 700 mila euro in meno a bilancio e di questi tempi sarebbe un problema.
In ogni caso, entro la prima metà di febbraio sindaco e maggioranza intendono chiudere la partita Fondazione Arena.
Ma il Ministero, con la risposta del direttore generale Parente, ha scritto al sindaco che la manifestazione d’interesse non può essere decisa dal singolo presidente, ma deve essere una decisione del consiglio di indirizzo. Una frenata.