Gargagnago e il bus chiamato desiderio Il servizio fino a San Floriano (5 Km) costa 30 euro, ma non si arriva a scuola

A ogni inizio di anno scolastico piovono le lamentele di genitori e studenti per i disagi che incontrano ogni mattina con il trasporto pubblico. Per l’Atv si tratta di una situazione fisiologica derivata dagli orari di lezione ancora provvisori, ma la lettera accalorata di un genitore che ci è arrivata in redazione fotografa una situazione tutt’altro che tranquillizzante. “Abito a Gar­gagnago e da una settimana mio figlio prende l’autobus per andare al Bentegodi di San Floriano”, ci scrive informando ci anche di aver spedito una Pec all’Atv di cui attende riscontro, “l’autobus – aggiunge- dovrebbe, da orario ufficiale, passare alle 8.07. La scuola apre alle 8.30, con seconda campana alle 8.35, dopodichè si entra Iin ritardo. L’autobus dovrebbe arrivare a San Floriano alle 8.15, quindi abbondantemente per tempo. Ne passano 5. Mio figlio mi aggiorna via SMS su quello che succede, per capire se posso stare tranquillo o se devo partire in auto”. Ma ecco la sconsolata cronostoria di questi 6 giorni:- Venerdì mattina è riuscito a salire sul 103, alle 8.19. I precedenti che si sono fermati erano strapieni (quindi ritardo di 12 minuti); – Sabato mattina è riuscito a salire sul 103 alle 8.11 (ottimo), con arrivo alle 8.19. Unico giorno positivo; -Lunedì alle 8.18, arrivato a San Floriano alle 8.32 (17 minuti di ritardo); – Martedì alle 8.29 erano passati 4 autobus, se n’è fermato solo uno, non riusciva a salire nessuno da tanto che era pieno. Gli altri 3 non erano pieni, ma non si sono fermati. Quindi è riuscito a salire sull’ultimo (il quinto) alle 8.29. Mercoledì alle 8.15 mi scrive che ne sono passati 3, se n’è fermato uno, ma non si riusciva a salire. Sugli altri autobus, che hanno tirato dritto, c’era molto spazio libero, alla fermata erano in 3, ma non si sono fermati. Alle 8.19 è riuscito a prendere quello per Verona, che è arrivato a San Floriano alle 8.34 (9 minuti di ritardo);- Giovedì è andato alla fermata alle 7.50, per vedere se i bus delle 7.52 sono messi meglio. Passa il primo, è pieno. Passa il secondo, non si ferma. Passano altri 2, nulla. Riesce a prendere quello per Verona, alle 8.21. Arriva a San Floriano alle 8.33 (8 minuti di ritardo). “Tutte le mattine -aggiunge- accade la stessa storia: di autobus ne passano, ma o non si fermano, o sono strapieni, o sono in ritardo. Al ritorno la sinfonia non cambia, tanto che si è rassegnato ad aspettare quello delle 13.56 anche se finisce scuola alle 13.20, perchè quelli delle 13.30 sono strapieni. Il “servizio”, per fare ben 5 km, costa 30 euro al mese.Mi pare -conclude- che la cosa sia decisamente vergognosa. A questo punto gli conviene andare in bici”.