Nell’ambito del presidio in piazza Dante indetto da Fillea Cgil, Feneal Uil, Fiom Cgil, Uilm Uil, le categorie dei lavoratori edili e metalmeccanici di Cgil e Uil Verona, una delegazione sindacale composta dai due segretari generali confederali provinciali e dai quattro segretari generali di categoria provinciali è stata ricevuta dalla Prefettura di Verona per condividere preoccupazione e sconcerto per i rischi che incombono sui cantieri di nuovo allestimento dopo la deregolamentazione imposta dal nuovo codice degli appalti.
Come tragicamente dimostrato dalla strage di Firenze, nella quale hanno perso la vita 5 persone occupate nei lavori di realizzazione di un supermercato, le catene dei subappalti a cascata, se non opportunamente governate e monitorate, rendono difficile, se non impossibile, tenere conto di quanti e quali imprese e di quanti e quali lavoratori siano impiegati nei cantieri stessi, con aumento esponenziale dei rischi legati alla mancata osservanza degli obblighi di formazione, delle regole di sicurezza, della corretta applicazione dei contratti di lavoro, fino ad arrivare alla possibile presenza di manodopera in condizioni del tutto irregolari.
Abbiamo rilevato, si legge in una nota, l’importanza del confronto con le parti sociali che da anni avanzano proposte in materia di sicurezza e regolarità degli appalti, come ad esempio l’introduzione della patente a punti per poter partecipare alle gare d’appalto. Abbiamo inoltre sottolineato che, mentre il confronto con il Governo oggi è di fatto inesistente, assume importanza centrale il ruolo del Parlamento, chiamato a legiferare con coerenza in materia di appalti e sicurezza. Abbiamo infine chiesto il massimo impegno per assicurare regolarità e legalità in tutti i luoghi di lavoro e nei cantieri in modo particolare.