La partita contro il Sassuolo era il classico incontro da vincere a tutti i costi. Per oltre un’ora di gioco sul terreno del Bentegodi si è visto uno dei peggiori Verona dell’intera stagione. Negli ultimi minuti di partita, invece, è successo l’imponderabile. Il gol di Ceccherini ha rimesso le cose a posto mentre quello di Gaich, straordinariamente abile a capitalizzare un imperdonabile errore in disimpegno di Consigli, ha regalato alla squadra di Zaffaroni una vittoria, magari immeritata, ma di valore assoluto. In buona sostanza, dopo essere stati per oltre sessanta minuti con un piede e mezzo in serie B, Veloso & c. si sono ritrovati in pochi istanti catapultati a pieno titolo nella lotta per la salvezza, a sole quattro lunghezze le distanze dallo Spezia. Non solo, la sconfitta interna subita dal Lecce – sesta di fila per la formazione dell’ex gialloblù Marco Baroni – ha risucchiato nella bagarre anche la formazione pugliese, ora con qualche pensiero in più rispetto a qualche settimana fa.
CHI SALE
La copertina spetta con indubbio merito ad Adolfo Gaich e Lorenzo Montipò. L’attaccante argentino, mai veramente protagonista da quando è arrivato a Verona, oggetto di molte critiche per le sue prestazione sicuramente al di sotto delle aspettative, si è inaspettatamente conquistato il suo momento di gloria. Il regalo di Consigli è stato degno di una sorpresa nell’uovo di Pasqua ma il pallonetto con il quale ha messo in rete il pallone della vittoria era una giocata tutt’altro che semplice. Anzi, nove volte su dieci certi tiri finiscono fuori dalla porta, anche se sguarnita. Tutto questo, però, non sarebbe potuto succedere senza l’apporto fondamentale di Lorenzo Montipò. Il portiere gialloblù, infatti, ha compiuto almeno tre interventi decisivi che hanno mantenuto la propria squadra in partita fino all’incredibile finale. Se i neroverdi di Alessio Dionisi avessero raddoppiato, saremmo probabilmente qui a raccontare una storia completamente diversa.
CHI SCENDE
La delusione più cocente arriva ancora da Josh Doig. Il giovane esterno scozzese, ha sprecato nuovamente la chances di far parte dell’undici titolare. La sua prestazione è stata talmente negativa che la sua partita è durata solamente un tempo. La sua inaspettata involuzione è tale che non è nemmeno lontano parente del giocatore ammirato fino a prima della sosta per il Mondiale. Un altro che continua a deludere è Kevin Lasanga. L’ex attaccante dell’Udinese non lesina l’impegno ma il gol, purtroppo per lui, rimane un illustre sconosciuto. Un piccolo richiamo, infine, è rivolto questa volta anche alla panchina. Le scelte iniziali compiute da Zaffaroni e Bocchetti hanno destato più di qualche perplessità, senza dimenticare che per buona parte dell’incontro la squadra è stata sovrastata dal Sassuolo, sul piano fisico e, soprattutto, del gioco. Per fortuna gli innesti di Ceccherini e Gaich, in un finale da capogiro, hanno successivamente fatto bingo. Attenzione, però! Non è sempre domenica. Enrico Brigi