L’appuntamento per il viaggio di Battiti nella Verona del futuro è per il 5 novembre all’hotel Crowne Plaza per la conferenza programmatica. L’annuncio è stato dato durante l’incontro che si è svolto a Castel San Pietro, presenti tra gli altri Federico Sboarina, Daniele Polato e Stefano Bertacco. Sul tappeto i temi della cultura e del turismo. L’associazione vuol far diventare infatti Verona capitale della cultura. Per Battiti serve un’ Agenzia per lo sviluppo culturale e turistico che gestisca in maniera unitaria e trasparente le risorse delle società partecipate in funzione di una proposizione efficace del “brand Verona” in Italia e soprattutto a livello internazionale e che operi come convogliatore di risorse sulla città e sul territorio provinciale attraverso un’incisiva azione di fund raising. Serve poi un assessore alla Cultura a tempo pieno e altamente qualificato, che ristrutturi completamente il settore imponendo standard qualitativi e manageriali più e manager competenti che abbiamo la responsabilità dello sviluppo culturale (come già accaduto in alcune grandi città europee, quali Barcellona o Salisburgo) affinché i cittadini ed i turisti possano godere di una ottima offerta culturale. Per quanto riguarda la Fondazione, la vera sfida per i prossimi anni è quella di essere la punta di diamante di un’offerta globale aumentando la qualità degli spettacoli, perché alzando l’asticella del livello qualitativo aumentano gli investitori, aumenta il numero di spettatori, e si mette in moto un circuito virtuoso. Infine i proventi della tassa di soggiorno vanno destinati agli investimenti necessari perché Verona diventi un polo di attrazione in competizione con le grandi capitali europee per qualità e varietà delle produzioni in un contesto architettonico unico. Insomma una bella sfida.