Dopo gli ultimi casi recenti, spuntano altri candidati scoperti con auricolari all’esame della patente: la Polizia Locale ha smascherato un cittadino 39enne e di una cittadina 29enne, incinta all’ottavo mese di gravidanza.
Entrambi i “furbetti” della patente sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per falsità ideologica e per la falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di titoli abilitanti. I costi per l’assistenza tecnologica vanno dai 1.000 fino ai 4.000 euro, in aumento come dichiarato dai candidati e dimostrano come sia semplice farsi assistere da gruppi criminali operanti in molte province.
Nuovi “furbetti” della patente smascherati
Proseguono le intense attività di contrasto a quei candidati che vengono definiti “furbetti della patente”, ovvero coloro che vengono scoperti dalle autorità con ausilii tecnologici quali telecamere, cellulari ed auricolari per superare l’esame scritto della patente di guida presso la Motorizzazione Civile.
Il fenomeno, come denunciato dagli agenti, vede coinvolti sempre più cittadini stranieri che si affidano a vere e proprie organizzazioni criminali per superare l’esame e ottenere il titolo di guida.
Altri due candidati sono stati fermati, grazie alla collaborazione in atto con gli ispettori della Motorizzazione Civile.