“Fuori dal coro, questione di coerenza” Ciro Maschio (Fratelli d’Italia): “Draghi può fare bene... Peggio di Conte è impossibile”

“Questione di coerenza, verso noi stessi e verso la gente che ci sostiene”. Ciro Maschio legge così, senza troppa fatica, la scelta di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia. La legge e la condivide. “Sia chiaro, l’abbiamo detto, nulla da dire su Draghi, che parte, tra l’altro, col consenso più ampio della storia della Repubblica. Ha profilo, curriculum, esperienza, credibilità per far bene. Del resto, far peggio di Conte era impossibile”.
Detto questo…”…il pensiero e la linea di Fratelli d’Italia è quella espressa da Giorgia Meloni. Noi restiamo al nostro posto, pronti a votare le misure che riteniamo corrette per il bene del Paese, ma anche a denunciare quello che secondo noi non va bene”.
Parla di “democrazia sospesa”, Ciro Maschio. “Certo, perchè si poteva e si doveva votare anche in Italia, visto che lo si fa in mezzo mondo, senza che i contagi siano impennati. Su questo, non siamo d’accordo col presidente Mattarella, che tra le ragioni delle mancate elezioni ha posto anche le eventuali conseguenze sul numero dei contagi. La democrazia avrebbe voluto questo, un governo espresso dal popolo. Per questo il governo-Draghi non avrà la nostra fiducia, ma questo l’ha già espresso fin dal primo giorno Giorgia Meloni. Come si fa a dire ai nostri elettori, “andiamo al governo col Pd, con i 5 Stelle, con Renzi che ha causato la crisi?”.
Il futuro del centrodestra? Maschio non ha dubbi: “Sì, qualcuno dice che ci spaccheremo, che la scelta di starne fuori avrà ripercussioni anche con Lega e Forza Italia. No, non andrà così. Il centrodestra unito governa 14 regioni su 20, guida molte tra le più importanti città italiane, non sarà questo passaggio a mettere in discussione un percorso chiaro, condiviso. Noi sappiamo benissimo che soltanto uniti, possiamo essere vincenti. E questo passaggio non comprometterà per nulla quello “”he pensiamo. Piuttosto, è legittimo anche avere idee diverse e portarle avanti. Ma chi pensa a una scissione, è fuoti strada”.
Centrodestra unito e vincente, il concetto vale anche per Verona, come Maschio ha già avuto modo di sottolineare. “Se mi chiedi in prospettiva elezioni 2022, ribadisco quanto già detto. Credo che non ci sia una prospettiva diversa, ma che soltanto “giocando di squadra” si possa rimanere a guidare la città. Poi, i nomi, le scelte, arriveranno. Ma sulla squadra e la sua forza, ripeto, se saprà giocare unita, non ci sono dubbi”.
E poi, uno sguardo in “casa sua”. “Come stiamo noi di Fratelli d’Italia? Benone, perchè?”
Cancella “sussurri e grida” post Regionali, anzi, annuncia un progetto ambizioso: “E’ un grande momento, per noi. Non abbiamo perso nessuno tra i grandi nomi delle Regionali, dialoghiamo con tutti. I numeri ci hanno dato ragione, le scelte si sono rivelate esatte. Abbiamo un progetto che aiuterà Fratelli d’Italia a essere ancora più presente. La città lo conoscerà presto”.

R.Tom.