No, non poteva mancare un accenno (e che accenno…) alle prossime elezioni per il sindaco di Verona (maggio 2022) Durante la visita al Vinitaly Luca Zaia ne ha parlato e le sue parole hanno scatenato subito una corsa al “terzo incomodo”. Già, perchè Zaia, uno che di solito non è abituato a girare troppo intorno alle cose, è andato dritto al punto.
“Stefani, che è il commissario della Lega, mi sembra che abbia introdotto una novità rilevante quando parla di un terzo candidato, di un outsider. Vuol dire che un ragionamento si è chiuso, adesso se ne apre un altro” ha detto il governatore prima di passare al padiglione della Regione Veneto.
In sostanza, a leggere tra le righe, sembra che Zaia abbia in qualche modo riaperta la questione delcandidato per il centrodestra, che (almeno per Fratelli d’Italia) deve essere Federico Sboarina.
La Lega, si sa, sta vivendo un momento di grande riflessione, nella quale ha cercato di inserirsi anche Flavio Tosi, riannodando i fili di un rapporto che nel tempo si era logorato.
Ma l’ipotesi Tosi sembra molto lontana, anche se suggestiva. Del resto, all’interno della stessa Lega, se qualcuno potrebbe ancora ammiccare all’ex sindaco, la maggioranza sembra guardare con occhio molto critico a un eventuale ritorno di Tosi in seno al Carroccio.
E allora? E allora, fino a questa mattina, l’ipotesi più probabile rimandava a Sboarina candidato per un centrodestra comunque unito (con Lega e Forza Italia a tapparsi il naso, pur di garantire unità e dunque, probabilità di vittoria), Tosi alternativa comunque presente e il terzo incomodo indicato nel candidato del centrosinistra (Damiano Tommasi?).
Ora però, le cose cambiano, anche se le parole di Zaia vanno comunque filtrate. Il Governatore, già qualche settmana fa, aveva seccamente risposto a Salvini.
“La scelta non spetta alla Lega di Verona, ma va fatta in sede regionale” aveva detto Zaia. E questa mattina il Governatore ha ribadito questo, pur facedo un passo in più e ipotizzando un candidato diverso da Sboarina e Tosi.
Insomma, benzina sul fuoco e, forse non ce n’era bisogno. Ora non resta che attendere le repliche. E gli sviluppi di un quadro politico che sembra riservare ogni giorno nuove sorprese. Quale sarà la prossima?