“La nostra casa comune è la città di Verona. Prendersene cura significa anche candidarsi ad amministrarla, in modo diverso (negli obiettivi e nel metodo) da come è stato fatto finora”. Mao Valpiana, storico leader del Movimento Nonviolento, una presa di posizione tra il serio e il faceto l’aveva presa nel giorno in cui Flavio Tosi aveva lanciato l’idea di candidarsi a Roma. “Anche a me alcuni amici”, aveva detto Mao Valpiana, “hanno chiesto di candidarmi a Verona, anche perchè il programma ce l’ho già”. E ieri mattina nella sala stampa di Palazzo Barbieri, presenti oltre a Valpiana, per i Verdi della Colomba c’erano anche il consigliere comunale del Pd, Damiano Fermo e un altro politico di lungo corso come Alberto Tomiolo sceso in campo sotto le insegne dell’associazione “San Pietro in Castello”. E così si è avuto un aperitivo di campagna elettorale. “L’ultima e forse unica opera degna di nota legata alla storia veronese di questa amministrazione”, hanno detto, “ è la Funicolare per Castel San Pietro. Ma tutto questo senza ancora un’idea reale sulla destinazione di Castel San Pietro. Quindi, gli eventuali usufruttari, cosa andrebbero a vedere, oltre il panorama? Per la sua posizione, unica e formidabile, Castel san Pietro deve essere inteso come Museo della Città, da cui scoprire dove è nata Verona.