Fuga per la vittoria. Regionali con vista Palazzo Barbieri Tra due mesi la votazione che potrebbe provocare ripercussioni nell’amministrazione cittadina. Un politico di maggioranza alla Cronaca: “Se non recuperiamo i moderati, nel 2022 perdiamo...”

Spifferi, trame, strane alle­anze, porte girevoli. Elezio­ni regionali, si voterà il 20 e 21 settembre, con vista co­munali 2022, che non è escluso si svolgano nel 2021. Il rinnovo dell’assem­blea veneziana non è mai stato così intrecciato con l’am­­ministrazione di Pa­laz­zo Barbieri. Tre i motivi prin­cipali:
1) Almeno due assessori, forse addirittura tre, tra un paio di mesi potrebbero finire nel parlamentino di Zaia. Trattasi del vicesin­da­co Luca Zanotto, dell’as­ses­sore allo Sport Filippo Rando (entrambe Lega), ai quali potrebbe aggiungersi il collega alla Sicurezza Da­niele Polato (Fratelli d’I­talia). Quest’ultimo, se non sarà candidato in Re­gione, lo sarà per il Senato alle e­lezioni suppletive che nel collegio di Villafranca de­cideranno chi prenderà il posto di Luigi Bertacco, scomparso di recente. Se non sarà Polato sarà uno tra il consigliere regionale Mas­simo Giorgetti, l’as­­sessore alle Strade Mar­co Padovani e il pre­sidente di Megareti A­les­san­dro Mon­tagna. An­che Anna Grassi, capo­grup­po le­ghista in Con­siglio co­mu­nale, po­trebbe correre per un posto a Ve­nezia. Do­ves­sero essere due o più le partenze dal mu­ni­cipio, il rim­pasto provo­cherebbe scos­soni.
2) Zaia vincerà a mani basse, la sua lista (l’uomo forte in provincia dovrebbe essere l’uscente Stefano Val­degamberi) – stando ad alcuni sondaggi interni – potrebbe raddoppiare il 23% del 2015, il che inde­bo­lireb­be sensibilmente quel­la del­la Lega (18% cinque anni fa) e met­terebbe in imbarazzo Sal­vini, che in Veneto ha af­fidato da tempo il partito al fedelissimo Lorenzo Fon­ta­na, demiur­go del­l’ammi­ni­strazione Sbo­­­­­a­ri­na. È sul­la Lega che poggia l’attuale go­verno cittadino. Ma molti, in Lega, non sono piena­mente soddisfatti di come stanno andando le cose. E quindi?
3) Al momento nessuna no­vità in vista. La posizione del sindaco è salda. E però sa­rebbero in corso prove te­cniche di intese fino a ieri improbabili. Vecchi amici, og­gi nemici ma un po’ meno rispetto a tempo fa, sta­rebbero dialogando. Un po­litico della maggioranza di Palazzo Barbieri, parlando con la Cronaca, conferma le voci: “Vogliamo arrivare forti alle prossime comunali, al­trimenti rischiamo che vinca un candidato civico di peso. Centristi e sinistra ne stanno parlando: pare che abbiamo già dei nomi. Dobbiamo recupe­ra­re l’ala più mode­ra­ta del centrodestra”.